Mercati in attesa delle elezioni inglesi di giovedì 12 Dicembre

In un mercato dei cambi che va lentamente spegnendosi per le festività, nutriamo però ancora speranze di movimenti, che potrebbero offrire qualche opportunità di investimento di breve termine, soprattutto in relazione alle elezioni inglesi di giovedì 12 Dicembre, che potrebbero finalmente sbloccare una Brexit che va avanti dal Giugno del 2016 e sulla quale ancora non si è trovato e raggiunto un accordo all’interno di Westminster. Non sappiamo ancora se la probabile vittoria di Boris Johnson significherà automaticamente un ok all’accordo già stipulato con la Ue per l’uscita del Regno Unito dall’Unione, perché molto dipenderà dai nuovi eletti nel Parlamento, ed è questa la questione su cui occorre concentrarsi per capire quante saranno le probabilità di un accadimento del genere.

La sterlina intanto resta vicino alle resistenze chiave poste a 1.3160-70, il cui superamento potrebbe spingere i prezzi al test del doppio massimo e livello chiave di medio termine posto a 1.3360.70 area, ma occorre fare attenzione anche alle correzioni perché la valuta britannica sale senza correzioni significative da qualche mese. Staremo a vedere, certamente non conviene appesantire eventuali posizioni ora, ma è meglio aspettare l’evolversi del quadro tecnico. Passando all’EurUsd, e ad i suoi cross, notiamo una certa stabilità con la moneta unica che per ora tiene il supporto chiave a 1.1040-50 area e consolida anche se fatica ad attaccare la resistenza chiave a 1.1100-10 il cui superamento potrebbe spingere i prezzi verso 1.1170 anche se mancano le ragioni, almeno per ora, per un eventualità del genere.

Tra le oceaniche notiamo una certa debolezza di AudUsd che non riesce a seguire il consolidamento che invece è presente su NzdUsd, con il cross AudNzd all’attacco di 1.0390 Siamo certamente su livelli interessanti per il medio termine ma è altrettanto vero che manca poi la benzina per risalire, che deve arrivare dall’accordo Cina-Usa sui dazi, che potrebbe consentire all’AudUsd di rompere le resistenze chiave e influenzare anche AudNzd a risalire la corrente. Ma queste notizie tardano ad arrivare anche perché negli Usa non si è ancora ratificato il trattato USMCA che è poi quello che Trump aveva imposto a Messico e Canada lo scorso anno e non ancora ratificato dalle Camere. Poi si passerà alla firma di fase 1 con la Cina, in un clima però di rinnovate tensioni per l’inserimento degli americani nella questione delle proteste di Hong Kong. La questione quindi appare ancora delicata e questo tira e molla non aiuta di fatto il dollaro australiano a ripartire, nonostante la Rba stia sostenendo una ripresa ancora lenta ma comunque presente. UsdCad che oscilla nel range 1.3200-1.3300 mentre UsdJpy resta nel solito range, incapace di rompere al rialzo ma anche al ribasso dove l’area 108.25 ha ripetutamente tenuto. Abbiamo la sensazione che le posizioni siano tendenzialmente short tra gli investitori, sia osservando il Cot ma anche le posizioni retail. In attesa di un risk off che non arriva, tuttavia, il delta tasso costa per cui prima o poi molti si stancheranno di pagarlo.

Intanto cerchiamo spunti per operare intorno ai dati macro e oggi qualcosa di buono è atteso dal calendario, come i dati sul Pil inglese del terzo trimestre, produzione industriale e manifatturiera. In seguito saranno pubblicato i numeri sullo Zew, l’indice di fiducia del settore istituzionale tedesco. Nel pomeriggio i dati Usa non sono considerati market mover, per cui dovremo aspettare qualche tweet del Presidente Usa per vedere i prezzi muoversi.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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