E’ il giorno della l’IPO più attesa del 2017, Snapchat entra in Borsa. Dopo avere catturato l’attenzione di milioni di ragazzi, adulti e celebrità in tutto il mondo, Snapchat diventa pubblico! Con il suo sorprendente ritmo di crescita e la grandissima popolarità, l’annuncio di IPO dell’azienda ha attirato l’attenzione sia di trader che di investitori alla ricerca di nuove occasioni.
La forchetta di prezzo per l’IPO di Snapchat è fissata tra i 14 e i 16 dollari per azione. Snap riferirà il prezzo finale il 1° marzo e il titolo inizierà ad essere scambiato alla Borsa di New York oggi 2 marzo 2017, secondo i piani precedentemente riferiti dalla società.
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Chi è Snapchat
Snap, la società madre dell’app popolare tra i giovani Snapchat. Nato nel 2011, permette agli utenti di inviare video e foto che spariscono dopo 10 secondi. La società riferisce di avere 158 milioni di utenti su base quotidiana con circa 2,5 miliardi di snap inviati ogni giorno.
Conviene investire sulla IPO Snapchat?
Nonostante il grande fermento attorno all’ingresso sui mercati finanziari di Snapchat, molti analisti consigliano di non investire nell’azioni nel giorno del lancio sul mercato (mercoledì 2° marzo).
Come è successo in altre circostanze, è molto probabile che molti investitori istituzionali acquisteranno numerose azioni Snapchat solo per poterle poi scaricare agli investitori privati, così da potersi garantire un ritorno immediato.
Altro fattore che potrebbe far intendere che il lancio in Borsa non sia un ottimo momento per investire nell’azioni Snapchat, è una possibile liquidazione immediata delle azioni proprio da Snap Inc., in modo da poter investire su nuove startup.
I numeri di Snapchat
Come anticipato, il prezzo per azioni Snapchat si aggira tra i 14 e i 16 dollari.
Nella presentazione dei documenti di bilancio presentati alla Sec (la Securities and Exchange Commission, è l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, analogo all’italiana Consob) il 2 febbraio, è stato reso noto che gli utili di Snap sono aumentati a 405 milioni di dollari nel 2016, in forte rialzo rispetto ai 58 milioni del 2015, accompagnati da 514 milioni di perdita netta. Questo vuol dire che per ogni dollaro guadagnato, Snapchat perde $1,25. Che sia un vero affare???
Snapchat ha riferito che la maggior parte delle sue entrate vengano generate dalla pubblicità, ma anche che «potrebbe non raggiungere o mantenere la redditività.
Facebook ha tentato di acquistare Snapchat nel 2013 per 3 miliardi di dollari, operazione non andata a termine.
Dove investire nella IPO di Snapchat
Scambiata con il codice SNAP al New York Stock Exchange (Borsa di New York) a partire dal 2° marzo, l’offerta sarà la più grande per una società del settore della tecnologia da quando la cinese Alibaba si è quotata nel 2014. Tuttavia, Snapchat non offre titoli con diritto di voto, il che significa che il suo co-fondatore, Evan Spiegel, rimarrà al controllo.
A condurre le trattative con Spiegel sono i colossi della finanza Morgan Stanley e Goldman Sachs insieme a JPMorgan, Deutsche Bank, Allen & Co, Barclays e Credit Suisse.
Cosa aspettarsi da Snapchat? Le previsioni
La quotazione delle azioni Snapchat potrebbe quindi subire dei forti Sell Off nei primi giorni di negoziazione a causa della sfiducia del mercato nei confronti della salute dei conti della società.
Nel medio-lungo termine quello che molti si attendono è che le azioni Snapchat possano comunque riuscire a far lievitare il proprio valore. Snapchat dovrà però stare attenta a far quadrare i conti e a ridurre le perdite, oltre che a declinare i corteggiamenti di società interessate ad un’acquisizione.
In passato Spiegel ha già dato sfoggio di una certa resistenza, rifiutando per ben tre volte offerte tutte attorno al miliardo di dollari. Proprio come Mark Zuckerberg fece con Yahoo! Inc. Che sia di buon (o cattivo) auspicio?
La previsione di Bloomberg prevede che Snapchat genererà 1,76$ miliardi di fatturato entro il 2018. Certo è vero che nonostante gli impressionanti tassi di crescita, Snapchat sta ancora perdendo soldi (un po’ come AirBnb e Spotify, ndR). L’azienda che ha solo 5 anni di vita ha perso 514 $ milioni di dollari nel 2016.
