Tassi fermi fino al 2022 e ampia liquidità ai mercati ai ritmi attuali. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell è apparso realmente preoccupato per le prospettive future e questo potrebbe essere un segnale di ritorno del risk off. Questo il commento sui mercati finanziari del trader indipendente Saverio Berlinzani.
Ieri mattina, da queste pagine scrivevamo: “Da due sedute a questa parte almeno si nota e si percepisce il desiderio da parte degli investitori e dei trader di ritornare ad acquistare dollari, come valuta rifugio…” e poi anche: “Questa nuova realtà però si scontra drammaticamente con gli indici che salgono e che mostrano un mondo finanziario che fa sembrare che non sia successo nulla negli ultimi 6 mesi…”. Come spesso accade, per il principio del “sell (dollar) on rumors and buy on news”, sempre valido e attuale, ieri sera è andata in onda la prima puntata del film “Spike and spoof”, per l’amabile regia di Jerome Powell, che di fatto è anche uno degli attori principali della pellicola. La storia narra del nostro eroe alle prese con una guerra non facile da vincere, un virus apparentemente letale che di fatto ha ridotto in pochi mesi la capacità produttive di quasi tutto il mondo industrializzato e ora attacca quello emergente. In mezzo a tutto ciò c’è colui che tutti osservano e al quale si affidano e fanno riferimento per salvare il pianeta, di fatto, il leader globale delle Banche Centrali, colui che dà l’indirizzo ai mercati. Powell ha mantenuto in realtà il tono utilizzato durante la precedente conferenza stampa, ovvero che la Fed manterrà l’impegno di fornire ampia liquidità ai mercati durante questo periodo di sfide e di ricerca di stabilizzazione del mercato del lavoro e inflazione. Chi pensava che nella trama del film potesse esserci qualche richiamo ad un improbabile tapering, ovvero un taglio e riduzione dei sostegni ai mercati, non solo è rimasto deluso, ma ha dimostrato di non aver capito molto delle idee del nostro regista.
Ma come in tutti i film degni di questo nome, c’è sempre un po’ di suspance che alla fine lo rende intrigante, altrimenti sarebbe troppo facile e scontato, e pure banale. Nel momento di massimo sostegno e atteggiamento dovish del Presidente, in una trama nella quale si legge, tra l’altro “Per sostenere il flusso di credito a famiglie e imprese, nei prossimi mesi la Federal Reserve aumenterà le sue disponibilità in titoli del Tesoro e titoli garantiti da ipoteca residenziale e commerciale almeno al ritmo attuale per sostenere il regolare funzionamento del mercato, favorendo in tal modo un’efficace trasmissione di politica monetaria a condizioni finanziarie più ampie. Inoltre, l’Open Market Desk continuerà a offrire operazioni su vasta scala di operazioni overnight e di pronti contro termine a termine. Il Comitato seguirà da vicino gli sviluppi ed è pronto ad adeguare i suoi piani secondo necessità“, i prezzi di mercato sono andati a cercare i minimi di dollaro, con veemenza e alta volatilità, in quel classicissimo movimento che poi dà il titolo al film “spike and spoof” che assomiglia un poco al più famoso “fast and furious” che peraltro potrebbe anche calzare nel caso in oggetto.
Insomma, per farla breve, il nostro amato dollaro è andato a cercare velocemente dei minimi per poi creare un qualcosa che assomiglia vagamente ad una inversione di breve termine e forse medio. Ma perché in definitiva, anche le borse poi hanno cominciato a scendere dopo lo spike (rialzo improvviso) e l’imbroglio (spoof) tipico di una situazione che emerge quando c’è l’ultimo movimento che tira dentro tutti nel trappolone? Perché in definitiva è accaduto qualcosa di simile? Ci siamo rivisti la conferenza stampa e qualcosa si è notato. Il nostro regista è apparso realmente preoccupato per le prospettive future e ciò potrebbe essere una delle ragioni del calo dei mercati azionari ieri sera e soprattutto delle oceaniche questa notte. Le ragioni sono anche geopolitiche. Se l’Australia dovesse unirsi agli Usa per una guerra commerciale alla Cina, potrebbe pagarne conseguenze pesanti.
Sarà questo il momento di ritorno del risk off? Forse, ma questo sarebbe certamente un altro film, e questa volta la regia potrebbe avere due registi d’eccezione, Xi Jinping e Donald Trump. Ergo da oggi, cominciamo a tirare le fila, acquistiamo un po’ di popocorn e sediamoci sulle comode poltrone del nostro amato cinema, ci sarà da divertirsi cari amici!
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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