Inizio di settimana con sorprese e conferme sui mercati; in evidenza in questo inizio di settimana Petrolio, Oro e criptovalute in rialzo.
Petrolio in ascesa a causa di nuove tensioni in Medio Oriente: Diversi Paesi del Golfo hanno interrotto i collegamenti con il Qatar, mettendo sotto pressione il mercato internazionale del Petrolio. L’oro nero è stato in territorio positivo per buona parte della giornata per poi ritracciare in serata. Nel momento in cui scriviamo le quotazioni del petrolio si trovano a 47,40 dollari per barile.
Oro ai massimi da sei settimane: Il bene rifugio per eccellenza torna a guadagnare, dopo i dati deludenti sull’occupazione negli USA pubblicati venerdì scorso. Già nell’articolo di oggi “le incertezze sui mercati spingono al rialzo l’ORO. Quotazioni sopra i 1.280 dollari“, abbiamo evidenziato la nuova spinta rialzista che ha portato il gold ha superare i massimi delle ultime sei settimane. Nel momento in cui scriviamo le quotazioni dell’Oro sono stabili a 1.280 dollari l’oncia.
Sul mercato delle valute, da segnalare il rialzo del Dollaro USA che, dopo i dati sullo stato di salute generale dell’economia americana, guadagna terreno nei confronti delle altre valute. L’indice del Dollaro, il dollar index in questo momento si trova a 96,76 punti base con un rialzo dello 0,16%.
Protagonisti di questo inizio settimana anche le criptovalute, che un nuovo record per l’Ethereum che supera la soglia dei 250 dollari e il Bitcoin che torna sopra i 2.500 dollari. Con i rialzo odierno, il Bitcoin mette a segno sei sessioni positive su otto, alimentando nuove prospettive di rialzo.
Per finire, un evento economico importante, le elezioni britanniche in programma giovedì che potrebbero portare una grande volatilità in settimana.
Sebbene i sondaggi avessero inizialmente previsto una vittoria schiacciante della leader conservatrice Theresa May, gli ultimi dati mostrano un vantaggio più risicato: alcuni sondaggi, addirittura, evidenziano un distacco di May rispetto al leader laburista Jeremy Corbyn di appena l’1%. I risultati potranno condizionare l’indice FTSE, la Sterlina Britannica, l’Euro e altri strumenti finanziari correlati.