Il dollaro resta leader incontrastato sui mercati. Euro e Sterlina ancora giù

Non accenna a diminuire la pressione del biglietto verde sulle altre valute, con il dollar index ormai non lontano dai 115.00 punti, in vista ormai dell’ambizioso traguardo già visto 22 anni orsono a 121.45. Il momentum resta ampiamente positivo e i target di dollaro potrebbero coincidere con dei massimi significativi da vedere nel giro anche di brevissimo tempo. A farne le spese, maggiormente, è la sterlina, in una caduta senza fine accompagnata ad una perdita sostanziale di liquidità, che si percepisce da una price action che vede movimenti giornalieri di 400 500 pips, mentre le altre coppie di valute come EurUsd, o anche UsdJpy, non arrivano neppure ai 100 pips di oscillazione. Lo spread del Cable si è allargato e oscilla tra i 3 e i 5 pips quando solitamente sono 1 o poco più. Ieri, in apertura dei mercati, il Cable, da 1.0800 ha fatto registrare un nuovo minimo storico in poche ore a 1.0327 per poi risalire verso 1.0700 1.0800.

In mattinata poi è uscita una notizia su un eventuale intervento della Bank of England, che si è risolto in uno scarno comunicato, nel quale si legge che la Boe sta seguendo da vicino l’andamento del mercati finanziari, compresa la sterlina. Il che significa probabilmente, più che un intervento sul mercato dei cambi, un eventuale rialzo dei tassi superiore a quanto gli analisti pensino. Il mercato monetario già sconta un rialzo di almeno 150 punti base entro le prossime due decisioni, dato che i rendimenti dei titoli di stato inglesi decennali, prezzano un +3.81% dopo aver fatto registrare anche un +4.20% durante la giornata, il che conferma la necessità di rialzo del costo de denaro da parte della Boe.

Sulla valuta britannica continuano ad addensarsi nuvole preoccupanti dato che il mercato non ha apprezzato il piano di crescita proposto dal governo. Eppure ieri, il cancelliere dello scacchiere Kwarteng ha annunciato che il piano fiscale fornirà maggiori dettagli sulle regole di bilancio del governo, tra cui anche la garanzia che il debito in relazione al Pil diminuirà nel medio termine. Nonostante questo, il mercato non si è risollevato e le borse hanno ceduto ulteriormente terreno con il risk off che sembra in deciso aumento.

Anche l’EurUsd è tornato a ridosso di 0.9600, dopo aver visto un minimo nella notte di 0.9550 e onestamente, una rottura di tale area, spingerebbe i prezzi verso 0.9000 prima senza dimenticare quel 0.8225 che ancora oggi rappresenta il minimo storico della coppia valutaria.

UsdJpy si riavvicina a 145.00, soglia di intervento della Boj della settimana scorsa. Non ci meraviglieremmo se tra qualche giorno o settimana, vedessimo un intervento concertato per frenare la corsa del biglietto verde da parte di tutte le banche centrali dei paesi coinvolti. Non siamo lontani, ma ovviamente, perché ciò possa essere confermato, occorre vedere dati Usa in rallentamento. Ieri ne abbiamo avuto un piccolo assaggio con il Chicago National Activity index inferiore alle attese, così come l’indice Fed di Dallas, ampiamente sotto ai consensus. Anche Lagarde ha confermato, nel suo ultimo intervento, un atteggiamento da falco, parlando di ripetuti rialzi che si rendono necessari per combattere l’inflazione, mentre sul piano dei prezzi energetici, segnaliamo un petrolio Wti sotto quota 77 e un brent a 84.

La domanda cala, la recessione avanza, i tassi salgono, così come i rendimenti, mentre il dollaro resta leader incontrastato, mettendo pressione ai mercati azionari, che scivolano al ribasso. Sul fronte geopolitico non ci sono cenni di accordo tra Russia e Ucraina. Cosa può emergere ancora, per creare ulteriore risk off sui mercati finanziari? Le uniche a poter cambiare questo scenario, alla fine, sono sempre loro, le banche centrali.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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