Cresce l’attesa della riunione della Bce. Che cosa aspettarsi?

Seconda consecutiva giornata di recupero dei mercati azionari, dopo tre quattro/sedute di ribasso, in un mercato che non sa quale direzione prendere e resta sostanzialmente in equilibrio. Ci eravamo sbilanciati mesi orsono dichiarando che sul mercato dei cambi avremmo vissuto una fase laterale e ancora oggi riteniamo che non vi siano le condizioni macro per un cambiamento strutturale delle price action. È convenienza di tutti, specie dei banchieri centrali, mantenere una certa stabilità, in un momento in cui invece, scostarsi da questo equilibrio, sarebbe estremamente deleterio e pericoloso, sia se si parlasse troppo di tapering ma anche se si reiterasse persistentemente il Qe, che rischierebbe prima o poi di far esplodere l’inflazione in un periodo di incertezze, non avendo neppure piena consapevolezza del fatto che il Qe possa continuamente portare il medesimo incremento marginale alla ripresa economica. Anzi a ben vedere, abbiamo più di un dubbio al riguardo. E così sui cambi assistiamo a movimenti di 100-150 pips da una parte poi ribaltati da movimenti contrari quasi della stessa entità, in un trading range consolidato da settimane. Nonostante ciò, nel breve termine, la volatilità appare comunque interessante e foriera di opportunità che si possono cogliere, ma è chiaro che, siccome la maggior parte degli operatori segue tecniche trend following, diventa assai difficile operare in queste condizioni. Appare poi altrettanto certo che questi rettangoli che si formano nelle fasi di trading range, diverranno triangoli in compressione che, prima o poi, andranno a sfociare in un movimento impulsivo da una parte o dall’altra. Si tratta quindi di capire quale sarà il lato in cui nascerà un trend. Non è facile stabilirlo, ma se dovessimo lanciare una monetina, la sensazione più evidente è quella secondo cui prima o poi le banche centrali dovranno fare i conti con l’uscita dal Qe o con gli enormi debiti accumulati dagli stati in questo periodo storico tanto complicato, o monetizzandoli o cominciando a drenare liquidità.

Intanto oggi è il giorno della decisione sui tassi da parte della Bce, che non dovrebbe portare grandi novità alle price action, in ragione del fatto che non ci sembra vi possano essere le condizioni tali da imporre una modifica ai programmi di acquisto di obbligazioni, tantomeno ai tassi. Siamo dell’idea che Miss Lagarde manterrà il solito approccio accomodante, specie dopo le alluvioni in Germania che rischiano di rallentare la ripresa economica post pandemia. Peraltro la variante Delta sembra rilanciare l’idea di lockdown e chiusure in un momento nel quale invece servirebbe la massima disponibilità a fornire la massima liquidità a chi ancora ne ha bisogno.

L’EurUsd ha ripreso qualche decina di pips dopo che per due giorni, causa il ribasso dei listini, era sceso sui supporti. L’area di 1.1750 60 ha egregiamente tenuto e siamo tornati sulle prime zone di resistenza significative, poste tra 1.1800 e 1.1820. Stesso movimento della sterlina che, dopo aver subito una pressione non indifferente da parte del biglietto verde e aver testato 1.3570, si è ripreso quasi 150 pips con un top temporaneo a 1.3720 per ora. EurGbp che di conseguenza non è riuscito a raggiungere i target a 0.8720, si è fermato a 0.8660 ed è tornato appena sotto quota 0.8600. In questo quadro il UsdJpy che sembrava rompere i supporti in condizione di risk off generalizzato, ha recuperato un centinaio di pips tornando sopra 110.00. Il mercato dei cambi quindi si muove in dipendenza dei mercati azionari che in questo momento sembrano leader. CadJpy, da 85.50, è risalito quasi a 88.00 per poi ritracciare una cinquantina di pips e ora si trova in mezzo al guado, incapace di tornare sopra 88.00 ma anche sopra i supporti di 86.80. Rimbalzo anche per AudNzd da 1.0550 e delle oceaniche contro dollaro, tornate sopra i minimi di 60-70 pips.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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ActivTrades Europe SA è autorizzata e regolata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) in Lussemburgo. ActivTrades Europe SA è una società registrata in Lussemburgo, numero di registrazione B232167. ActivTrades Europe SA è una sussidiaria di ActivTrades PLC, autorizzata e regolata dalla Financial Conduct Authority, con numero di registrazione 434413. ActivTrades PLC è una società registrata in Inghilterra e Galles, numero di registrazione 05367727.

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