Anche se il mercato dei cambi sembra molto tranquillo, si percepisce, nelle ultime sedute, un nervosismo latente, e una tensione pronta ad esplodere in qualcosa di più, se dovessero venire violati certi livelli tecnici su alcune coppie di valute.
La prima che osserviamo è il cable che si avvicina ai massimi dell’anno 2018. Una eventuale rottura di quei precedenti massimi, aprirebbe la strada ad un ritorno dei prezzi sulla trendline di medio e lungo termine, passante oggi in area 1.4920 50 area. Si tratterebbe, sostanzialmente, in un ritorno dei prezzi ai livelli pre Brexit del Giugno 2016, un evento, se consideriamo i commenti e le analisi a cui ci eravamo abituati in quel periodo.
Le ragioni di tale recupero, dipendono quasi esclusivamente dagli accordi che la Gran Bretagna, verosimilmente, chiuderà a breve, anche se rimangono alcune questioni insolute. Ma sembra essersi aperta una breccia nella Ue a favore di un accordo che contempli per esempio la libera circolazione delle merci, uno dei motivi probabilmente, di questo ultimo rialzo.
Tecnicamente quindi la sterlina appare su un livello chiave di medio termine. Le prossime ore potranno essere decisive al riguardo. Anche l’Euro, però, dal canto suo, si avvicina alle resistenze poste a 1.2430 60 area a cui seguiranno eventualmente, in caso di violazione, i massimi dell’anno posti in area 1.2540. Anche nel caso della moneta unica, se osserviamo il grafico di lungo periodo, c’è una trendline che congiunge i massimi, discendente, che passa oggi a 1.2610 15 area. Una violazione di quell’area aprirebbe la strada a scenari ben più importanti per la moneta unica, perché tale livello per esempio, rappresenta anche il 61.8% di tutto il ribasso iniziato a 1.4007 nel maggio 2014, quando Draghi annunciò di fatto il Qe. Una eventuale violazione di 1.2620 50 quindi, aprirebbe la strada anche al ritorno verso 1.3800 1.4000 nel medio termine.
Certamente, se analizzassimo da un punto di vista macro un evento del genere, ci sembrerebbe irrealistico uno scenario simile, in quanto un rialzo del 15% dell’euro andrebbe a penalizzare enormemente crescita e soprattutto l’inflazione che, la Bce sta cercando disperatamente di risollevare, attraverso il mantenimento del Qe.
Un apprezzamento del 15% della moneta unica andrebbe a creare ulteriore deflazione nel nostro paese, in cui l’inflazione è sotto l’1% contro target fissati dalla Bce al 2%. E anche in Germania, dove i prezzi al consumo salgono dell’1.6%, vi sarebbero sicuramente delle ripercussioni.
Ma cosa potrebbe scatenare gli acquisti di Euro? Probabilmente qualcosa che andasse a penalizzare fortemente il biglietto verde, un deprezzamento competitivo che l’amministrazione Usa peraltro vorrebbe, oppure un eventuale impeachment del Presidente stesso sulle questioni personali che sembrano coinvolgerlo. Di fatto quindi una svalutazione del dollaro ed una guerra commerciale globale, potrebbero paradossalmente spingere l’Euro al rialzo. Senza dimenticare che Draghi terminerà il suo mandato e il prossimo Presidente, probabilmente Weidmann, potrebbe sembrare meno tenero di fronte ad un eventuale mantenimento del Qe. Anzi.
Questo è uno scenario di cui si deve tener conto, anche se da un punto di vista macro, i due o tre possibili rialzi dei tassi da parte della Fed, teoricamente dovrebbero allargare la forbice dei tassi con il resto del mondo, in termini di percentuale annua. Potremmo tranquillamente arrivare intorno al 3% annuo, quanto basta per fare dell’Eur/Usd un carry trade al ribasso. Di conseguenza riteniamo che si debba vivere alla giornata, senza fare previsioni di medio e cercare di sfruttare i movimenti giornalieri, che potrebbero offrire maggiori opportunità, potendo il mercato oscillare in modo biunivoco.
Sulle altre coppie, dobbiamo segnalare il fatto che, a nostro avviso, non saranno al centro dell’attenzione, ma probabilmente seguiranno l’andamento del biglietto verde contro euro e sterlina, anche se con variazioni legate ai dati di quei paesi, tipici di correlazioni specifiche.
Per quel che riguarda la giornata odierna sul fronte dati, segnaliamo in uscita quelli inglesi sull’occupazione e sui redditi settimanali. Alle 11 poi verrà pubblicato lo Zew tedesco, e nel pomeriggio, alle 14.30, i dati sul mercato immobiliare Usa insieme alla produzione industriale e manifatturiera. Tanta carne al fuoco quindi.
Allacciamo le cinture e prepariamoci. Buona giornata e buon trading
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
I vantaggi di fare trading con ActivTrades
- Fai trading con ActivTrades, no commissioni nè costi nascosti per aprire o chiudere un ordine;
- Stabilisci il tuo rischio, negozia a partire da un micro lotto e massimizza la flessibilità del tuo trading con leva;
- Puoi fare trading 24 ore al giorno, ActivTrades ti fornisce assistenza dalle 11 p.m. della domenica fino alle 11 p.m. del venerdì;
- Metti in pratica le tue capacità con le migliori piattaforma di trading;
- Webinar settimanali e formazione personalizzata con formatori specializzati;
- Prova la demo gratuita oggi stesso – REGISTRATI QUI