Comincia oggi la prima settimana del mese di maggio, caratterizzata dalla chiusura dei mercati in Cina, Giappone, in bank holiday, e in Gran Bretagna. Per tale ragione molto probabilmente assisteremo ad una mattinata poco significativa sui mercati europei, dopo che in Asia gli scambi sono stati altrettanto poco rilevanti.
Ma questa è la settimana dei payrolls Usa che segnaleranno molto probabilmente un incremento degli occupati, in un mercato che ha visto il dollaro recuperare qualcosa venerdì scorso durante la sessione americana. Soprattutto EurUsd e Cable hanno perso terreno con il primo che è tornato a ridosso di 1.2000, vicino ai supporti chiave di medio termine posti a 1.1920-40 area, mentre il secondo potrebbe fare ancora molta strada avendo realizzato l’ennesimo massimo inferiore. I supporti chiave, per il Cable sembrano posti in area 1.3670-80 area, che se violati, farebbero tornare il trend ribassista. Anche le oceaniche hanno ceduto terreno scendendo in area 0.7700 AudUsd e 0.7150 NzdUsd.
Non vi sono particolari ragioni dietro questo movimento del biglietto verde, semplicemente restiamo all’interno dei trading-range richiamati qualche tempo orsono in assenza di grandi motivazioni che muovano decisamente i mercati. Le ragioni in favore e contro un movimento della divisa americana sembrano infatti cristallizzate, con il Qe nei principali paesi del primo mondo che vanno avanti senza soluzione di continuità in un periodo di evidente ripresa economica, specie negli Usa, i quali sono paradossalmente anche quelli maggiormente orientati al mantenimento dello status quo, ovvero rafforzare la crescita senza andare a toccare tassi o gli acquisti di titoli. Ma la ripresa appare evidente con un tasso di crescita che quest’anno raggiungerà molto probabilmente il 6.5%. Ma la Fed è per ora inamovibile e Jerome Powell è apparso ripetutamente inflessibile di fronte alle insistenti domande dei giornalisti relative al tapering. “Non è il momento di parlarne” ha ribadito, per cui conviene concentrarsi sui dati e attendere che i rendimenti dei titoli facciano prima o poi la loro parte, alimentando quella spirale inflazionistica che da troppi anni resta soffocata per via delle crisi succedutesi dal 2001 ad oggi, una ogni 10 anni praticamente. Forse però non siamo lontani dal vedere che i prezzi comincino a salire, dato che anche le materie prime, dopo aver cominciato a muoversi al rialzo, paiono consolidare su livelli interessanti.
In ogni caso la ripresa americana sembra, insieme alla Cina, la più solida mentre altrove vediamo numeri ancora altalenanti. Per il Canada, il discorso appare legato alle dichiarazioni della banca centrale, la maggiormente hawkish del panorama valutario, anche se venerdì il dato sul Pil relativo al mese di febbraio è uscito inferiore alle attese. Sul UsdCad siamo arrivati su livelli interessanti che, a nostro avviso, potrebbero anche non essere lontani da una possibile inversione rialzista. Aspettiamo solamente le conferme tecniche.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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