I mercati azionari non accennano a scendere, nella consapevolezza che la Fed sarà meno aggressiva sui tassi e raggiungerà presto il picco del costo del denaro appena sopra al 5%.
L’appetito al rischio spinge al rialzo l’azionario
L’azionario Usa ieri ha chiuso ancora in positivo, trascinando con se anche i mercati asiatici, anch’essi in verde, nonostante il mercato Cinese, quello della Corea e di Singapore siano chiusi per le celebrazioni del capodanno lunare.
Il rallentamento economico, che si manifesta un po’ ovunque, viene accolto positivamente dagli investitori che hanno bisogno di certezze relative all’atteggiamento delle banche centrali che però, a dirla tutta, non paiono intenzionati a mollare la presa e sembrano ancora decisamente orientate a combattere una inflazione che scende parzialmente su base mensile ma resta alquanto insostenibile nel medio lungo. Ecco perché il periodo rimane sostanzialmente incerto, pur nella chiara presenza di un appetito al rischio che tiene i prezzi dell’azionario sopra i supporti e tiene contemporaneamente il dollaro schiacciato al ribasso.
Dati sui Pmi osservati speciali
Il leading index americano pubblicato ieri e uscito a -1%, peggiore del consensus di -0.7% sembra indicare recessione degli utili che per ora viene accolto come la manna dal cielo, ma forse più avanti non sarà così.
Da oggi poi si cominceranno ad analizzare i dati sui Pmi, ovvero gli indici dei direttori di acquisto, quello dei servizi, quello del settore manifatturiero e il composite. Nella notte sono già usciti sia quello australiano, leggermente migliore delle attese in tutte le componenti, sia quello giapponese, anch’esso migliore del consensus in due componenti su tre. E stamani saranno pubblicati quello francese, tedesco e inglese, attesi misti, mentre nel pomeriggio usciranno quelli statunitensi, il cui consensus sembra peggiore.
Il dollaro continua a soffrire la pressione delle valute concorrenti
Sul fronte valutario il dollaro resta vicino ai minimi, schiacciato dalle valute concorrenti, anche se resta un movimento dettato dalle correlazioni e soprattutto dagli azionari che ci sembrano i market mover in questa fase. Il biglietto verde dà la sensazione di poter correggere, considerate le price action degli ultimi due giorni, ma poi non riesce a sfondare le prime resistenze di breve ed emergono sempre venditori.
Sull’EurUsd i livelli da osservare sono posti a 1.0885 e 1.0925, l’area che ha testato ieri ma immediatamente respinta. Sul Cable la medesima area si trova a 1.2440, che per ora ha tenuto mentre sul UsdJpy registriamo invece una correzione del biglietto verde che potrebbe essere anticipatrice di quella di altre majors nei prossimi giorni. I minimi di UsdJpy sono in area 127.20, ormai lontani 300 pips e il biglietto verde trova per ora resistenze in area 131.00 e 131.60, i due livelli chiavi che se violati, cambierebbero lo scenario correttivo attuale.
Le oceaniche invece si sono riprese trascinando al ribasso e in correzione i cross EurAud ed Eurnzd, tornate vicino ai supporti chiave sui grafici a 4 ore.
Il petrolio resta quell’elemento che in questo momento offre spunti di riflessione perché se veramente fossimo vicini ad una importante recessione, il prezzo dovrebbe risentirne ed invece riesce a tenere i livelli e resta sopra gli 80 dollari sul Wti e gli 88 sul Brent. UsdCad sui minimi in area 1.3320 50 con eventuale test di 1.3240 50 nel caso di breakout ribassista.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società Broker Forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività Forex attraverso una chat e un webinar live.
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