Riportiamo l’ultimo report per ActivTrades di Giovanni Lapidari, esperto Trader che da anni collabora con il broker londinese. Questa la sua ultima newsletter.
C’eravamo lasciati, nell’ultima newsletter, con avvisi di prudenza sulle borse americane e soprattutto sul tecnologico. Pesava, all’interno del mio giudizio di perplessità, la fatica sui rimbalzi e soprattutto il fatto che le risalite dei prezzi sulle discese indicassero chiaramente soltanto attività speculativa intraday e non apertura di nuove posizioni.
L’impressione, che confermo con maggior forza adesso, era data dal progressivo avvicinarsi su livelli di supporto importanti; livelli che ho da tempo qualificato come prezzi da “conditio sine qua non”. Tradotto: o certe aree fanno da baluardo o altrimenti la situazione va in peggioramento irreversibile di breve. Così pare essere avvenuto, ma comunque chiariamoci sui tempi.
Per come la vedo io, chi cerca occasioni per entrare a rialzo sarà bene che le vada a trovare in operatività di brevissimo, dove sugli eccessi e multipli di volatilità qualche affare è ancora possibile.
Se invece i compratori di debolezza pensano che questi valori raggiunti con lo scivolone di ieri siano interessanti per il medio e soprattutto sul lungo, io credo che siano in errore.
La mia opinione infatti è che sul lungo termine (orizzonti da tre/sei mesi fino ad un anno) le quotazioni di borsa non siano ancora ottimali; nel medio (così dicono i miei sistemi con l’analisi dei primi tre mesi del 2018) confermo quanto scritto nelle ultime settimane, ovvero che c’è molta volatilità ma poca direzione, e più inclinata sul basso che verso l’alto.
Non dimentichiamo poi che investire è comunque una faccenda tecnica, e quindi la rottura avvenuta ieri della media mobile a 200 periodi sull’SP500 in contemporanea con l’abbandono di 2600 punti è certamente fattore che i money manager non potranno trascurare.
La stessa media ha respinto a 6333 il minimo del Nasdaq ed è stata attraversata per poi chiudere un poco sopra dal Dow Jones.
Se invece guardiamo i listini europei, il Dax l’ha abbandonata dai primi di febbraio, lo stesso dicasi per l’Eurostoxx mentre Milano, che per ora ha tenuto meglio, ci sta giocando in area 21.660.
Non possiamo pertanto negare che se l’America, al netto di qualche recupero (magari possibile anche oggi) continuerà in quest’opera di riposizionamento delle quotazioni, il quadro tecnico globale dell’azionario continuerà a essere poco simpatico, e potrebbe anche peggiorare.
Chiaramente ne abbiamo dei riflessi sull’obbligazionario, che resta decisamente non conveniente, ma che proprio da febbraio ha costruito un rally rialzista di buon recupero. E questa è una prova di spostamento di liquidità su asset meno ballerini e volatili.
Direi pertanto che abbiamo la conferma di quanto qui si ripete da ottobre del 2017, ovvero che il grande progresso degli ultimi nove anni delle borse va almeno per un po’ archiviato, alla ricerca più di opportunità da gestire con scaltrezza (sia a ribasso che a rialzo) e meno di tendenze strutturali.
Un piccolo respiro per i mercati europei potrebbe oggi arrivare dall’eventuale contatto di euro con alcune resistenze in area 1,2350, in modo simile a come l’Oro ha sentito il massimo notturno di 1.342; giudico però questa evenienza con beneficio di inventario verso me stesso, perché comunque ho anche la sensazione che l’euro stia ritrovando robustezza e quindi determinati livelli di resistenza potrebbero anche non tenere più di tanto.
Unica nota confortante per i listini è invece il comportamento del Nikkei future, che nel momento in cui scrivo è riuscito a recuperare quasi tutta la discesa di ieri.
Oggi pomeriggio con la ripresa delle contrattazioni mondiali, quindi con un ritorno di volumi, vedremo che cosa accadrà al VIX, che ha di nuovo superato quota 20 (chiusura di ieri 21,55) e dove il supporto di 19,40 autorizza a pensare a un possibile declino ma al tempo stesso pare robusto.
I prezzi di equilibrio per oggi sono:
- 12.110 per il Dax
- 3.279 per Eurostoxx
- 159.34 per Bund
- 21.995 per Ftsemib40
- 2.586 su SP500
- 6.424 per Nasdaq
- 23.640 per Dow Jones
- 1.2300 per EurUsd
- 105.87 per UsdYen
- 1.339 per Oro
Nota tecnica: qualora i suddetti prezzi siano superiori alle attuali quotazioni sono da interpretare come resistenze, se inferiori sono da interpretare come supporti.
Buon trading a tutti
Giovanni Lapidari per ActivTrades
I vantaggi di fare trading con ActivTrades
- Fai trading con ActivTrades, no commissioni nè costi nascosti per aprire o chiudere un ordine;
- Stabilisci il tuo rischio, negozia a partire da un micro lotto e massimizza la flessibilità del tuo trading con la leva fino a 1:400;
- Puoi fare trading 24 ore al giorno, ActivTrades ti fornisce assistenza dalle 11 p.m. della domenica fino alle 11 p.m. del venerdì;
- Metti in pratica le tue capacità con le migliori piattaforma di trading;
- Webinar settimanali e formazione personalizzata con formatori specializzati;
- Prova la demo gratuita oggi stesso – REGISTRATI QUI