L’ottimismo sull’accordo sui dazi riporta attenzione sui mercati valutari

Ricomincia un’altra settimana estiva, questa volta all’insegna dell’ottimismo espresso da americani e cinesi relativamente ai possibili accordi sui dazi.

Il Presidente Trump ha scritto in uno dei suoi numerosi tweet, che il Segretario al Tesoro Mnuchin avrebbe avuto un incontro molto costruttivo con la controparte cinese e ha poi suggerito di avere fiducia su una soluzione del problema. L’Agenzia di stampa asiatica China Global Time, a sua volta, ha lanciato la notizia secondo la quale un incontro faccia a faccia tra le parti non è lontano, a dimostrazione della buona volontà delle due parti.
Intanto la Pboc ha ribadito di essere pronta ad usare ogni strumento di politica monetaria, anticiclica, non appena avesse il sentore di un calo del Pil e degli altri aggregati macro.

E così il mercato resta positivo, con un dollaro che ha ritracciato dopo che sono usciti commenti relativi alla probabilità che il 31 Luglio la Fed abbasserà i fed funds di solo 25 basis points anziché 50, come il mercato invece pareva attendersi dopo le parole di Williams, Presidente della Fed di New York, espresse la settimana scorsa sulla necessità di anticipare la congiuntura. Proprio venerdì sono uscite delle note da parte di portavoce della Fed che mettevano in guardia il mercato dall’attendersi un taglio così drastico in un periodo comunque di congiuntura ancora favorevole.

Il biglietto verde, dicevamo, resta sostanzialmente stabile, non lontano dai massimi contro Euro e sterlina, in calo contro Aud e Nzd, in trading range rispetto a Cad e Jpy. I cambi che in questo momento restano sotto pressione sono GbpCad, ed EurNzd, che evidenziano una debolezza strutturale della valuta certa, ovvero Gbp ed Euro, dovuta essenzialmente a fattori macro, come il rallentamento evidente della Germania che pesa sull’Euro e quello politico invece che pesa sulla valuta britannica e legato a quello stillicidio che è diventata la Brexit. Dall’altra parte, le rinnovate speranze di un accordo Usa Cina sui dazi stanno agevolando la ripresa di Nzd e Aud che sembrano entrate in uno scenario diverso, in cui il trend di lungo periodo di forza del biglietto verde, pare in possibile inversione.

Attenzione anche al cross AudNzd che in questa fase sta spingendo al ribasso, ma si trova su importanti supporti di medio che potrebbero rappresentare una interessante opportunità di acquisto, specie se vi sarà un accordo sui dazi, che come sappiamo, rappresenterebbe una svolta per Aud ancora migliore che per Nzd. Le ragioni sono note e sono legate al fatto che l’Australia è un paese legato alle materie prime in misura maggiore rispetto alla Nuova Zelanda, che vive soprattutto di export di materie prime agricole.

Sul fronte Uk da segnalare che Boris Johnson insiste sul fatto che la Gran Bretagna può lasciare l’Unione Europea con un accordo per il mese di Ottobre, solo se il paese riscopre il “senso della missione”, che significa sostanzialmente se il paese riscopre quel senso di unità di una volontà ben espressa con il referendum di ormai tre anni fa. Ha inoltre aggiunto che esistono delle tecnicalità per risolvere il problema dei confini irlandesi anche dopo la scadenza del 31 ottobre. Sterlina a ridosso di 1.2500, incapace per ora di violare le resistenze al rialzo, pur in presenza di chiare e interessanti divergenze rialziste su molti indicatori, situazioni che vanno sempre considerate con giudizio, specie in periodi nei quali le questioni macro pesano tanto come accade oggi.
Buona giornata e buon trading.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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