Inizio di settimana nero per il Bitcoin le cui quotazioni sono scese negli ultimi minuti sotto al livello psicologico dei 7.000 dollari. Il calo dei prezzi nella sola giornata di oggi è superiore al 5% e con una capitalizzazione di mercato scesa a quota 119 miliardi di dollari.
Non sappiamo quali motivi ci siano dietro questo crollo dei prezzi del Bitcoin, l’ipotesi più accreditata sono le prese di profitto in seguito agli ultimi record raggiunti dalla criptovaluta.
Ricordiamo che le quotazioni del Bitcoin sono schizzate al massimo degli ultimi nove anni nella giornata di ieri a quota 7.600 dollari con un rialzo del 20% nel solo mese di novembre e una performance da inizio anno di circa il 690%. E’ normale quindi parlare di ritracciamento, non siamo di fronte ad un vero crollo dei prezzi, la tendenza è ancora ampiamente rialzista e una variazione in percentuale come quella di oggi è da considerare normale.
Questo il grafico tecnico del Bitcoin degli ultimi giorni
Il prossimo 16 novembre è atteso l’hard fork del Bitcoin per via dell’aggiornamento a SegWit2x. Ad oggi più dell’80% dei miners ha manifestato la propria volontà nell’effettuare l’update: se il restante 20% rimanesse al vecchio protocollo Bitcoin, si creerebbe una nuova criptovaluta. In modo simile negli scorsi mesi abbiamo assistito alla creazione di Bitcoin Cash e Bitcoin Gold.
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