Il recente crollo delle criptovalute non ha risparmiato nessuno incluso il Bitcoin. Alcuni dicono che è il momento per acquistare, altri di attendere; cosa fare realmente?
Gli investitori di Bitcoin (BTC) hanno goduto di un enorme rally a fine del 2020, ma negli ultimi mesi le cose sono cambiate. Dal massimo toccato a metà aprile, il suo prezzo del Bitcoin è sceso di oltre il 45%, cancellando 500 miliardi di dollari di valore di mercato. Ma con questo crollo nello specchietto retrovisore, molte persone ora si pongono la domanda se sia o no un buon momento per investire su Bitcoin.
Prima di prendere qualsiasi decisione affrettata su questo fronte, gli investitori dovrebbero considerare i pro e i contro di possedere questa criptovaluta in questo delicato momento.
L’ipotesi rialzista del Bitcoin
Bitcoin è un sistema di cassa elettronico alimentato da blockchain, un tipo di database distribuito che potrebbe rivoluzionare il settore finanziario. Nello specifico, la blockchain elimina la necessità per le istituzioni finanziarie tradizionali (ad esempio le banche) di conservare i registri o facilitare le transazioni. Invece, si basa su una rete distribuita di computer che gestiscono le transazioni, coniano nuovi token e mantengono i libri mastri che rendono sicuro Bitcoin. In definitiva, ciò significa che le commissioni di transazione vengono drasticamente ridotte e le transazioni transfrontaliere vengono accelerate, creando un sistema finanziario più efficiente. Questi sono i principali punti di forza per Bitcoin e altre criptovalute.
Inoltre, Bitcoin ha raggiunto una maggiore condivisione mentale rispetto a qualsiasi altra criptovaluta. È diventato il primo token digitale ampiamente adottato dopo il suo lancio nel 2009, e rimane la criptovaluta più popolare in termini di indirizzi attivi e la più grande criptovaluta in termini di valore di mercato. Inoltre, Bitcoin ha visto anche una raffica di adozione mainstream negli ultimi anni poiché aziende fintech come PayPal, Square e MercadoLibre lo hanno integrato nelle loro piattaforme.
Tuttavia, il caso più convincente per Bitcoin è incentrato sulla sua scarsità. In particolare, il codice del computer sottostante limita il numero totale di token che possono essere estratti a 21 milioni. Una volta raggiunto tale limite, che dovrebbe verificarsi intorno all’anno 2140, sarà impossibile creare più token Bitcoin. Questo rende Bitcoin una sorta di equivalente digitale dell’oro o dell’argento, nel senso che entrambi traggono gran parte del loro valore dalla loro rarità.
Come ultimo pensiero, Cathie Wood, CEO di Ark Invest, ha recentemente espresso la sua convinzione che il valore di un token Bitcoin alla fine aumenterà a 500.000 dollari, circa 14 volte il suo prezzo attuale. Data la reputazione di Wood come uno degli attuali selezionatori di titoli di Wall Street, gli investitori potrebbero voler prestare attenzione alle sue previsioni.
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L’ipotesi ribassista del Bitcoin
Uno degli argomenti più convincenti contro l’acquisto di Bitcoin è la sua volatilità. Il prezzo del BTC è passato dai circa 20.000 dollari a circa 3.000 dollari in pochissimo tempo nel 2018 e recentemente ha visto dimezzarsi il suo valore in soli due mesi. Fluttuazioni selvagge come queste non sono una novità per la criptovaluta. Questo tipo di volatilità rende Bitcoin un investimento molto rischioso.
Gli oppositori di Bitcoin citano anche il suo processo di mining estremamente energivoro come un vento contrario alla sua adozione tradizionale. In effetti, una ricerca dell’Università di Cambridge calcola che la quantità di energia consumata ogni anno nell’estrazione di Bitcoin è di 67 terawattora (TWh). Si tratta di circa lo 0,27% di tutta l’elettricità prodotta in tutto il mondo in un anno, e più di quella utilizzata per alimentare l’intero paese dell’Austria.
Infine, Bitcoin è tutt’altro che l’unica criptovaluta basata su blockchain che potrebbe sconvolgere il sistema finanziario tradizionale. Esistono migliaia di altri e molti, come Ethereum e Polkadot, hanno più utilità di Bitcoin, poiché incorporano contratti intelligenti e applicazioni finanziarie decentralizzate.
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È il momento per investire in Bitcoin? Il verdetto
Ci sono buoni argomenti su entrambi i lati di questo dibattito, ma personalmente sono propenso a essere d’accordo con Wood. Non sarei così audace da fissare un obiettivo di prezzo di 500.000 dollari su Bitcoin, ma credo che rappresenti una risorsa unica.
Essendo la criptovaluta originale e più popolare, ha un vantaggio rispetto ad altri token digitali. Ed eliminando la necessità di una supervisione centrale da parte di governi e istituzioni finanziarie, si differenzia dalle valute legali. Nel tempo, credo che questi aspetti unici guideranno la domanda di Bitcoin. E data la sua offerta limitata, l’aumento della domanda dovrebbe far salire il prezzo.
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Come investire su CFD di criptovalute
Per investire su criptovalute (Bitcoin, Ethereum, Cardano, Solana, Dogecoin, Litecoin, ecc…) ci sono più possibilità, ma di certo quella più semplice è attraverso il trading su CFD di criptovalute.
Tra i vantaggi del trading su criptovalute tramite i CFD è quello di poter fare trading 24 ore al giorno, anche nei fine settimana. Inoltre con i CFD è possibile ‘scommettere’ sia al rialzo che al ribasso, avendo così la possibilità di guadagnare (o perdere) sia durante le fasi rialziste che in quelle ribassiste.
Inoltre i CFD su criptovalute possono contare della leva finanziaria di 1:2 per gli investitori retail. Questo vuol dire che investendo 1.000 euro, la posizione sul mercato sarà il doppio, 2.000 euro. La leva finanziaria ha il vantaggio di raddoppiare così i profitti ma ci si espone ad un rischio maggiore in caso che i prezzi vadano nella direzione opposta a quella scelta.
Dove investire su criptovalute con i CFD
Investire su criptovalute è una delle attività preferite di moltissime persone che desiderano cavalcare l’entusiasmate rally delle valute digitali. Grazie ai CFD, chiunque può accedere ai mercati finanziari e fare trading su criptovalute (o altra tipologia di asset come azioni, valute, materie prime, ecc…), anche con un piccolo capitale di partenza.
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