Se il tuo desiderio è quello di iniziare l’attività di trading online, la prima cosa che dovrai fare è quella di decidere dove aprire un conto trading.
Le possibilità sono diverse come diverse sono le possibilità di apertura di un conto di trading con una Banca, una Sim o un Broker estero.
Aprire un conto di trading con la banca
La Banca offre un conto trading e la possibilità di fare operazioni di trading tramite una piattaforma web. È soggetta alla vigilanza della Banca Centrale e della Consob e aderisce al Fondo Nazionale di Garanzia per la Tutela dei depositi (fino a 100.000 euro).
Aprire un conto di trading con una Sim
La SIM, società di intermediazione mobiliare, può essere costituita come società per azioni e offre servizi d’investimento ma non effettua intermediazione creditizia. Anche la SIM è soggetta alla vigilanza della Consob ed aderisce ad un Fondo di Garanzia che solitamente ha una copertura più bassa rispetto a quello a cui aderiscono le Banche.
Aprire un conto di trading con un Broker estero
Il Broker estero può avere una succursale italiana oppure mantenere la sede presso il paese di origine. È soggetto alle leggi del paese in cui ha la sede legale, quindi la regolamentazione varia da paese a paese. Inoltre, a differenza delle Banche e delle SIM, i broker esteri solitamente non offrono il servizio di sostituto d’imposta e non sono coperti dal Fondo di Garanzia per la Tutela dei depositi.
Nella scelta dell’intermediario è anche importante verificare se opera su mercati regolamentati o non regolamentati.
I mercati regolamentati
I mercati regolamentati sono disciplinati a livello organizzativo e di operatività e chi opera in questi mercati deve sottostare a determinate regole di negoziazione.
I mercati non regolamentati
I mercati non regolamentati non hanno un sistema di regole organiche che le disciplinano quindi, a differenza di quelli regolamentati, non ci sono delle quotazioni ufficiali e non esistono organismi centrali di compensazione.
L’offerta è enorme, variegata e decidere può essere difficile, ognuno deve scegliere l’intermediario che soddisfa al meglio le proprie esigenze.
Ma oltre agli aspetti economici, è opportuno che il trader prenda in considerazione anche altri fattori come:
- la solidità
- la tutela degli investimenti
- il rispetto delle regole
Quale intermediario scegliere per fare trading online?
Fermo restando che ogni intermediario ha profili commissionali diversi e caratteristiche uniche, prima di aprire un conto di trading vale sempre la pena fare un controllo nel sito della Consob (www.consob.it) dove vengono riportate le comunicazioni a tutela del risparmiatore.
Ovviamente non tutti i broker citati nella lista Consob sono da considerare truffe tuttavia, se un broker non è abilitato ad offrire servizi finanziari in Italia, è meglio evitare di aprire un conto.
In ogni caso i punti da tenere in considerazione nella scelta del proprio broker sono:
- Adesione a un fondo di garanzia;
- Regolamentazione e autorizzazioni ad operare in Italia;
- Solidità patrimoniale (indagabile con il Total Capital Ratio);
- Specializzazione su mercati regolamentati;
- Servizio clienti (punto sottovalutato da molti ma di primaria importanza);
- Affidabilità e convenienza;
Questi punti stanno alla base per la scelta, non sono le semplici commissioni e lo spread l’aspetto chiave nella scelta di un broker, avere la garanzia di riavere i soldi versati indietro dovrebbe essere il primo dei pensieri di ogni aspirante trader. E spesso non è così.
Un trader che desideri gestire in autonomia i propri risparmi dovrebbe scegliere un intermediario indipendente che opera scelte nell’interesse dei propri clienti e non del gruppo bancario di appartenenza. Inoltre non tutti sono specializzati negli stessi strumenti finanziari.
Vale quindi sempre la pena indagare solidità, affidabilità e reputazione del broker che si intende scegliere.
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