Che il trading sia una attività rischiosa e dalla quale sia difficile ottenere dei profitti in maniera costante, credo che lo sappiano tutti. Sono ancora molte le truffe nel trading, ma le persone sono sempre più preparate e difficilmente oggi si lasciano “catturare” da pubblicità ingannevoli o broker privi di regolamentazioni.
Quello che invece rimane difficile è ottenere buoni risultati nel trading. E’ proprio di questo che parleremo all’interno di questa pagina. Buona lettura.
Il proprio istinto fa spesso entrare nel trading una variabile di soggettività che è assolutamente da evitare. Rischiamo di puntare sul prodotto sbagliato, di fare un ingresso azzardato sul mercato (spesso non ci sono le condizioni adatte) o di uscire da un’operazione in maniera vaga e imprecisa. Sia che si tratti di valute, azioni di borsa, materie prime, indici di borsa o altro ancora, è difficile fare sempre la scelta giusta e nello stesso tempo è facile perdere soldi.
Ecco, quindi, alcuni consigli utili migliorare i risultati nel trading soprattutto per i trader alle prime armi.
Aspettare il momento favorevole
Non c’è nessun obbligo di operare tutti i giorni sul mercato: nel trading, star fermi non è essere inattivi, bensì è anche questa una “posizione”. Come un cacciatore, occorre aspettare la “preda”.
Nel trading capita spesso di dover aspettare a lungo la preda, ma non “sparate” tanto per sentire il rumore. Se oggi, ad esempio, due azioni vi sembrano buone, ma il mercato nel suo complesso non è buono, aspettate che il mercato migliori, e se non lo fa pazienza, fate qualcos’altro e nel pomeriggio non lavorate.
Ricordatevi che i mercati sono aperti tutti i giorni, quindi circa 250 giorni l’anno: in un centinaio di essi le cose sono più “chiare” del solito, perciò per portare a casa risultati positivi conviene limitarsi ad operare solo in tali giorni, o anche meno.
Evitare intervalli temporali troppo brevi
In generale, più l’intervallo temporale (timeframe) del nostro trading è piccolo e più lo stop loss è piccolo, ma più lo stop loss è piccolo e maggiori saranno le probabilità di essere stoppati in perdita, a causa del “rumore” (cioè delle normali fluttuazioni di fondo) dei prezzi di un’azione o di un titolo sui piccoli timeframe, per cui è facile che il nostro stop order venga preso durante una di queste fluttuazioni.
Questo è un ottimo motivo per utilizzare intervalli temporali più grandi. In tal modo, si può posizionare lo stop loss più lontano, fuori dalla zona di rumore, e adeguare la nostra operazione al mercato in base al rischio che vogliamo assumere, ed il livello di stop loss alla nostra strategia di trading, come ci insegna il cosiddetto trade management.
Stabilire un rapporto perdite/profitti
Ogni trader deve applicare la regola del “tagliare le perdite e lasciar correre i profitti“, e il modo in cui la applica dal punto di vista quantitativo dipende dalla sua propensione al rischio, che si misura in termini di rapporto perdite/profitti (loss/profit).
Ad esempio, si può stabilire come perdita massima accettabile in caso di diminuzione del prezzo (e dunque come livello di “stop loss”) il 3% dell’importo investito nell’operazione, e come guadagno minimo che si vuole realizzare (e quindi come livello di “take profit”) non meno del 12% in più. Questo vuol dire un rapporto perdite/profitti di 3 a 12, cioè di 1 a 4, che è del tutto ragionevole. Ovviamente, i livelli di stop loss e di take profit possono variare, ma il loro rapporto non dovrebbe discostarsi troppo da questo.
Evitare l’overtrading. Chi si accontenta gode
Si può vivere di trading guadagnando anche solo 10 “tick” al giorno (il tick è la più piccola variazione di prezzo possibile su un dato titolo), non occorre guadagnarne 100 o 1000.
Guadagnare 10 tick al giorno di media può essere semplice o meno semplice, ma teoricamente è sufficiente per un trader principiante. Sembra un discorso ovvio, ma spesso si è ingordi e ne vogliamo ancora, così magari entriamo nel trade sbagliato e azzeriamo tutto il guadagno, magari andando pure in perdita. Solitamente, chi non riesce a controllare i propri istinti e pratica un eccesso di operatività (overtrading), commette un vero e proprio suicidio finanziario. Occorre capire che la differenza fra un trader bravo e uno che perde è quasi sempre il trader stesso, non la strategia che utilizza.
Curare sempre la qualità del trade
Se un giorno subite una pesante perdita a seguito di un trade condotto male o perché vi sono andati male diversi trade, non insistete, ma per quel giorno smettete di fare trading ed analizzate criticamente le operazioni effettuate alla luce di quanto avevate pianificato ma anche delle strategie di trading utilizzate e del trade management.
Il problema per cui si perde, spesso, non è l’eccessivo numero di trade effettuati in sé, ma la loro qualità. A volte, infatti, capita di aprire delle operazioni come se ci trovassimo davanti a una roulette e stessimo facendo del gioco d’azzardo, anziché aprire operazioni sistematiche e studiate. Si rischia, oltre che di perdere molto denaro, anche di non riuscire più a riconoscere il momento giusto per aprire un trade di qualità.
Fai pratica senza rischi
Dopo aver letto questi validi consigli è il momento di metterli in pratica. Se sei alle prime armi e non vuoi rischiare di perdere il tuo denaro, aprire un conto demo ed iniziare a fare trading senza rischi è la migliore soluzione.
Tutte le persone senza esperienza dovrebbero sempre iniziare a muoversi a piccoli passi e di imparare a camminare prima di correre. Per raggiungere questo obbiettivo, non c’è modo migliore che iniziare a fare trading su un conto demo.
Un conto demo ha il vantaggio di essere gratuito e sopratutto di mettere a disposizione denaro virtuale da investire sui mercati in tempo reale e alle stesse condizioni di un conto reale.
Per offrirti un aiuto sulla scelta del conto demo, abbiamo selezionato alcuni dei migliori broker a livello internazionale. Tutti i broker presenti nell’elenco qui sotto dispongono di un conto demo gratuito senza alcun vincolo e limitazione. Buon trading