21 Novembre, 2024
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    La leva finanziaria nel Forex | Dove Investire

    leva finanziaria nel Forex

    Dopo aver pubblicato la “Guida completa per iniziare a fare Forex trading“, l’argomento di oggi è la leva finanziaria, uno degli elementi di base che contraddistingue questo strumento finanziario.

    Indice dei contenuti


    La leva finanziaria è una componente fondamentale del trading forex. Tramite questo strumento è possibile investire cifre molto più grandi di quelle di cui realmente si hanno a disposizione. La leva viene espressa come questo rapporto, come per esempio 1:100. Usare una leva 1:100 significa che per ogni Euro investito, in realtà sta muovendo un valore di 100 euro. Perciò con soli 100 euro e utilizzando una leva 1:100, si è in grado di investire ben 10.000 euro.

    Quando si effettua un deposito presso un forex broker, ci è consentito versare anche piccole somme pari a poche decine di euro. Ci sono Broker con cui puoi aprire conti con soli 100 euro; queste modeste cifre non ci permettono ovviamente di guadagnare grosse cifre perché, anche con variazione di valuta molto importanti si avranno dei profitti estremamente modesti.

    Facciamo un esempio:

    1. eur/usd 1,1000 ask – 1,0800 bid
    2. apriamo una posizione Long e acquistiamo euro per 100$ a 1,1000 (90,91 euro)
    3. chiudiamo la nostra posizione ipotizzando un guadagno di 125 pips (1,1125)
    4. il nostro guadagno è poco superiore ad 1 euro

    Infatti: 90,91 x 1,1000 – 90,91 x 1,1125 = 1,137 euro

    Una delle ragioni per cui moltissimi investitori sono attratti dal forex trading è dovuta al fatto che in questo mercato è possibile ottenere un “leverage” molto alto rispetto agli altri tipi di investimento. Il leverage è chiamato anche “effetto leva” o “leva”.

    Si parla di effetto leva, nel linguaggio finanziario, quando ci si riferisce al meccanismo grazie al quale, a seguito di un investimento, il guadagno che se ne ottiene è amplificato rispetto a quello che se ne deriverebbe attraverso l’attività sottostante.

    I broker ci consentono di utilizzare la leva che permette di movimentare grossi volumi di denaro, investendo più capitale di quanto se ne disponga e permette ai traders di poter controllare una posizione di importo superiore al capitale investito.

    Il broker “presta” capitale al trader che può realizzare un investimento di denaro maggiore dell’importo del quale effettivamente dispone al fine di aumentare il rendimento. La leva finanziaria risulta essere una grande opportunità che rende possibile per il trader comprare o vendere valuta avendo a margine una minima percentuale dell’importo con cui si intende aprire una posizione, sia essa rialzista che ribassista e viene utilizzata per guadagnare sulle piccole fluttuazioni di valore tra una coppia di valute per raggiungere valori davvero notevoli.

    Operare in leva significa amplificare la possibilità di rendimento, ma contestualmente diventa proporzionalmente maggiore il rischio di incorrere nelle perdite.

    Quando un trader decide di investire nel forex, deve aprire un conto presso un broker, che a sua volta comunica le condizioni di leverage.
    Normalmente i valori di leva maggiormente offerti sono di 50:1, 100:1, 200:1, in rapporto al valore dell’investimento che si decide di fare.

    I leverage più alti vengono offerti in relazione alla quantità di denaro investito. Se il leverage è di 100:1, depositando 1000 euro si possono movimentare 100.000 euro, ed è quindi possibile speculare su grossi volumi di denaro anche con movimentazioni molto piccole.

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    Il margine di garanzia nel Forex

    Nel forex trading il concetto di leverage si accompagna a quello di “margine”.

    Molto semplicemente il margine è la quantità di denaro che deve essere presente sul conto per continuare ad operare sul mercato del Forex. Il broker, quando si aprirà un conto, chiederà un margine iniziale, che verrà utilizzato per aprire le prime posizioni. Successivamente questo margine iniziale potrà essere incrementato, per tutelarsi da eventuali perdite.

    Il margine è quindi la quantità di denaro necessaria, una sorta di deposito di garanzia per aprire una posizione con il proprio broker. È utilizzato dal broker per mantenere la vostra posizione.
    Il vostro broker prende il deposito margine e gli altri depositi di margine, e utilizza questo deposito super-margine per essere in grado di collocare i trades all’interno della rete interbancaria.

    Essendo la leva finanziaria e il margine due concetti in relazione, a seconda del margine iniziale richiesto dal broker, è possibile calcolare la leva massima ottenibile con il proprio conto.
    Se è richiesto un margine dell’1%, la leva è di 100:1. E viceversa.

    Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva delle leve proposte dai maggiori brokers con la percentuale relativa del margine richiesto.

    Tre sono gli elementi utilizzati per calcolare la leva:

    a) l’importo versato a garanzia;
    b) l’importo dell’operazione da negoziare sul mercato;
    c) il margine che chiede l’intermediario

    Per chi ha poca esperienza di trading nei è consigliabile iniziare con il profilo di leva più basso rispetto alla massima offerta del broker. Una volta acquisita maggiore esperienza eventualmente si potranno affrontare situazioni più impegnative sotto il profilo “leverage”.

    Pochi intermediari offrono la possibilità di negoziare sul cosiddetto “mini-Forex” cioè su taglie ridotte rispetto alle canoniche taglie da 100.000. Questo potrebbe essere un giusto modo per iniziare ad operare, contenendo in maniera notevole i rischi dei movimenti prodotti dal mercato.
    Analizziamo nei seguenti esempi tre casi di operatività fino a leva 20, di operatività fino a leva 50 e di operatività fino a leva 100.

    Esempio leva finanziaria 1:20

    Apertura conto del trader 10.000 euro
    Margine richiesto da broker del 5% (leva 20) [(1/20) x 100 = 5%
    Movimentazione massima è: 10.000 x 20 = 200.000 euro
    Apertura posizione per: 100.000 euro/dollaro (long o short) (In questo caso solo una parte dell’importo versato è impegnato a garanzia)

    Per valutare l’impatto di un movimento del mercato sui 10.000 euro versati sul conto corrente occorre calcolare la leva effettiva ovvero il rapporto tra l’importo dell’operazione e il capitale dedicato all’operatività:
    Leva operativa: 1:10 – Un movimento dell’euro/dollaro pari all’1% genererà utili o perdite pari al 10% del capitale totale. Ipotizzando un’apertura di una posizione pari a 200.000 euro/dollaro (long o short)
    Leva operativa: 1:20 – In questo caso: tutto il capitale è impegnato a garanzia Un movimento dell’euro/dollaro pari all’1% genererà utili o perdite pari al 20% del capitale totale

    Esempio leva finanziaria 1:50

    Apertura conto del trader 10.000 euro
    Margine richiesto da broker del 2% (leva 50) [(1/50) x 100 = 2%
    Movimentazione massima è: 10.000 x 50 = 500.000 euro
    Apertura posizione per: 100.000 euro/dollaro (long o short) (In questo caso solo una parte dell’importo versato è impegnato a garanzia)

    Per valutare l’impatto di un movimento del mercato sui 10.000 euro versati sul conto corrente occorre calcolare la leva effettiva ovvero il rapporto tra l’importo dell’operazione e il capitale dedicato all’operatività:
    Leva operativa: 1:10 – Un movimento dell’euro/dollaro pari all’1% genererà utili o perdite pari al 10% del capitale totale Ipotizzando un’apertura di una posizione pari a 500000 euro/dollaro (long o short)
    Leva operativa: 1:50 – In questo caso: tutto il capitale è impegnato a garanzia Un movimento dell’euro/dollaro pari all’1% genererà utili o perdite pari al 50% del capitale totale

    Esempio leva finanziaria 1:100

    Apertura conto del trader 10000 euro
    Margine richiesto da broker del 1% (leva 100) [(1/100) x 100 = 1%
    Movimentazione massima è: 10.000×100 = 1.000.000 euro
    Apertura posizione per: 100.000 euro/dollaro (long o short) (In questo caso solo una parte dell’importo versato è impegnato a garanzia)

    Per valutare l’impatto di un movimento del mercato sui 10000 euro versati sul conto corrente occorre calcolare la leva effettiva ovvero il rapporto tra l’importo dell’operazione e il capitale dedicato all’operatività:
    Leva operativa: 1:10 – Un movimento dell’euro/dollaro pari all’1% genererà utili o perdite pari al 10% del capitale totale. Ipotizzando un’apertura di una posizione pari a 1.000.000 euro/dollaro (long o short)
    Leva operativa: 1:100 – In questo caso: tutto il capitale è impegnato a garanzia Un movimento dell’euro/dollaro pari all’1% genererà utili o perdite pari al 100% del capitale totale.

    Rischi della leva finanziaria

    La tentazione di operare con la leva massima consentita è sempre forte, soprattutto quando le prime operazioni hanno premiato le nostre analisi di mercato.
    Utilizzare pienamente l’effetto leva significa anche non avere sul conto ulteriori margini per affrontare una fase avversa di mercato.
    L’intermediario con il quale si opera stabilisce anche dei livelli superati i quali il trader è chiamato a ripristinare il margine richiesto per le posizioni in essere.
    Qualora il trader non ripristini il margine, dovrà chiudere parzialmente o totalmente la posizione e in questo modo non incorrerà in perdite superiori alla somma versata. È dunque importante capire che minore è la leva che si utilizza, maggiore è la possibilità di restare sul mercato.
    Più bassa è la leva messa a disposizione, più alto è l’importo del margine di garanzia che viene sottratto alla nostra disponibilità operativa.

    Nonostante un leverage di 100:1 possa sembrare rischioso, le possibilità di perdita sono quasi sempre esigue: è molto difficile che in un solo giorno una coppia di valute abbia un’oscillazione maggiore del margine investito.

    L’effetto leva in alcune condizioni può portare a grosse perdite: se per esempio il cross acquistato si muove in direzione totalmente opposta a quella prevista, il leverage può amplificare le perdite e bruciare il 100% del capitale investito.
    Per evitare simili catastrofi è consigliabile attuare una strategia di gestione degli “stop loss”; una saggia gestione degli stop loss può non far mai incorrere il trader in una chiamata a margine.
    E’ opportuno comunque di non fare investimenti avventati, in particolar modo se si è neofiti con il forex o non si abbia la necessaria esperienza.

    Tecnica sull’uso della leva finanziaria

    Questa tecnica può essere usata dal trader che sceglie di usare un trading system (Trading system: software appositamente realizzato per la generazione di segnali operativi di acquisto in vendita in funzione di precise regole di ingresso, uscita e gestione della posizione in modo automatico).

    Lavorando con una metodologia di trading (trading system/non discrezionale) può essere particolarmente premiante affiancare all’uso dei segnali operativi un’accorta tecnica di leverage finanziario.

    Si può aumentare ad esempio la leva (aumentando le quantità) dopo una sequenza consecutiva di falsi segnali e può essere utile diminuire la leva stessa (e di conseguenza le quantità) dopo una sequenza consecutiva di segnali positivi.

    Facciamo notare che ad una prima lettura, quanto scritto sembra proprio l’esatto contrario di quanto un trader poco disciplinato o accorto fa sul mercato.
    La spiegazione è molto semplice, la logica con la quale lavora un trading system è quella di creare con una logica standardizzata una serie di segnali operativi consecutivi; il trading system puro è quello che non ragiona, che si basa esclusivamente sull’individuazione e la creazione di segnali operativi su una logica sempre uguale a se stessa pre-impostata dal suo programmatore. In questo contesto può essere molto utile applicare il concetto di uso della leva finanziaria: il trading system vincente dovrebbe generare normalmente una quantità di segnali positivi superiore a quelli negativi, oppure una quantità di segnali positivi inferiore a quella di segnali negativi a patto che la media di guadagno dei segnali positivi sia superiore alla media di guadagno delle operazioni generate con segnali negativi.
    In questo caso andando ad osservare le sequenze, risulterà logico aumentare la leva dopo un’operazione o una sequenza di operazioni negative perché il calcolo delle probabilità ci dice che aumenta la possibilità di avere un segnale positivo.

    Esempio: ipotizziamo di utilizzare un qualsiasi trading system, supponendo che la quantità di denaro adoperato per la prima operazione sia di 100.000 e ipotizzando che questa prima operazione generi una perdita di 30 pips.
    Continuando ipotizziamo altresì di effettuare una seconda operazione in questo caso da 200.000 che ci porta una perdita di 40 pips.
    A questo punto continuando con la nostra operatività, ipotizziamo di usare una quantità di 300.000 e ipotizziamo un guadagno di 35 pips.
    Non sarà difficile osservare che senza l’ausilio di un “effetto leva a piramide” il nostro trading system totalizzerà una perdita di 45 pips.

    Attraverso invece l’utilizzo di una “leva a piramide” i 25 pips dell’ultima operazione in guadagno sono sufficienti a coprire le perdite delle due operazioni precedenti.
    Questo ragionamento chiaramente varrà anche in senso opposto: di fronte ad una serie di operazioni positive generate da segnali automatici il trader accorto attiverà una diminuzione della leva dopo una o una sequenza di operazioni positive, aumentando dunque la possibilità che si verifichi un’operazione negativa e dunque affrontandola con una leva inferiore.

    Sul sito di Dove Investire sono disponibili diversi software in grado di generare segnali di acquisto e di vendita su diversi mercati come forex, materie prime, indici e azioni.
    Questi software (indicatori di trading) sono progettati per analizzare i mercati in tempo reale fornendo nel momento più opportuno le indicazioni operative. È presente la lista con la relativa descrizione sulla pagina Strumenti di Trading.

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    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 20 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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