Questa guida al Forex trading ha l’obiettivo di fornire agli aspiranti trader le competenze necessarie per svolgere questa attività. In questa pagina sono descritte le basi per diventare un trader di successo e non farsi trovare impreparati.
Una guida completa per consentire ai nuovi operatori di acquisire informazioni indispensabili, le tecniche, le strategie e i suggerimenti per fare Forex trading nel modo giusto.
Buona lettura…
Che cos’è il Forex trading e come funziona
Il Forex o anche Foreign Exchange, è l’attività di scambio di valute straniere sui mercati finanziari.
Ma come funziona nello specifico il Forex?
Il trading sulle valute viene effettuato in maniera completamente elettronica da parte degli speculatori di mercato e anche dagli investitori.
È un mercato allo stesso tempo sia globale che decentralizzato, dove viene stabilito il valore delle svariate valute presenti in questo mercato finanziario.
Il Forex trading è molto diverso dal trading su azioni di borsa, in quanto quest’ultimo possiede un vero e proprio centro borsistico. Tuttavia sono presenti molte somiglianze, in quanto un mercato dei cambi viene acquistato se si crede che la coppia di valute salirà di valore, proprio come si fa con un titolo azionario. È inoltre possibile vendere allo scoperto qualsiasi mercato, facendo profitto anche da mercati che sono in calo e non solo in aumento (vendita allo scoperto).
Orari per fare Forex trading
Come detto in precedenza il Forex è un mercato che si basa principalmente sul commercio di valute straniere, ovvero scambiare una valuta per un’altra (comprare EUR/USD significa in realtà comprare euro e vendere dollari) in un mercato che è speciale, in quanto non ha orari di chiusura: è aperto 24 ore su 24 e 5 giorni su 7.
Durante le ore della giornata svariati mercati finanziari sono aperti nello stesso istante o comunque si susseguono freneticamente:
- Sydney
- Tokyo
- Londra
- New York
Non esiste quindi un vero e proprio “mercato ufficiale del Forex”. Esistono i momenti più volatili e quelli meno volatili. Tuttavia, le contrattazioni iniziano sempre alle 11:00 della domenica sera, per poi finire intorno alle 22:00 del venerdì.
Glossario Forex
Se oggi è il primo giorno in cui si sente la parola “Forex“, sarebbe prima di tutto una buona idea farsi una piccola cultura sulle parole più comunemente utilizzate.
Cosa vuol dire “Toro” e “Bullish”?
In pratica, nel mercato della borsa (ma anche del Forex) si parla di “Toro” quando il mercato ha una certa tendenza verso il rialzo.
Si utilizza il toro per descrivere questa situazione, per il semplice motivo che il Toro per aggredire le prede (o il Torero) sferra dei colpi dal basso verso l’alto. Un mercato che cresce, è quindi un mercato “Toro”.
Che cosa vuol dire “Orso” e “Bearish”?
In pratica nel mercato della borsa (ma anche del Forex) si parla di “Orso” quando il mercato ha una certa tendenza verso il ribasso.
Si utilizza la figura dell’orso per descrivere questa situazione, per il semplice motivo che il Toro per aggredire le prede, sferra dei colpi dall’alto verso il basso. Un mercato che scende, è quindi un mercato “Orso”.
I mercati sono descritti come la continua “guerra” tra i tori e gli orsi.
Cosa significa “Aprire una Posizione” a mercato
L’azione di Aprire una Posizione è dove tutto inizia nel trading online, e sicuramente chi fa Forex eseguirà questa azione svariate volte durante la giornata. Chi apre una posizione, apre un ordine di acquisto oppure di vendita di una data coppia valutaria per poi chiudere la posizione quando avrà realizzato un guadagno o una perdita.
Se ad esempio si decide di aprire una posizione a mercato sulla coppia di valute USD/JPY, significa che si decide di acquistare dollari rispetto agli yen e i profitti che verranno realizzati saranno in base a come il tasso di cambio dollaro-yen cambierà nel tempo. Chiudere una posizione è a tutti gli effetti l’operazione diametralmente opposta, vengono quindi venduti i propri asset al “mercato” tramite il broker di trading online. È possibile mantenere aperte più posizioni contemporaneamente, e non è necessario doverle chiudere tutte in una volta.
Cosa significa posizione “Long e Short”
Quando si decide di “Andare Short” oppure di “Andare Long” si effettua una decisione abbastanza importante sui mercati finanziari.
Quando una persona decide di “Andare Short” significa che vuole “Vendere allo Scoperto” quel determinato mercato. In pratica, desidera di guadagnare dal ribasso di quello determinato mercato attraverso una posizione ribassista.
Quando invece si vuole decidere di “Andare Long” significa che vuole comprare un determinato mercato. In pratica, il trader desidera guadagnare dal rialzo di quello determinato mercato attraverso una posizione rialzista. Questa è la posizione senza dubbio più utilizzata sui mercati finanziari.
Stop Loss e Take Profit cosa sono e come funzionano
Senza dubbio nel gergo tecnico del Forex gli stop loss e i take profit sono due termini molto abusati in quanto importantissimi.
Lo Stop Loss e il Take Profit sono due tipi di strumenti che possono essere utilizzati per proteggere le proprie posizioni a mercato.
Attraverso lo Stop Loss e il Take Profit è possibile decidere livelli prestabiliti per chiudere una posizione in perdita (Stop Loss) oppure in profitto (Take Profit).
Dopo che questi livelli saranno stati correttamente impostati, la posizione a mercato si chiuderà in maniera automatica nel momento in cui uno dei due livelli verrà toccato.
Queste funzioni sono disponibili anche a smartphone/computer spento, quindi non è necessario dover essere connessi ad internet per controllare se le condizioni si verificheranno. Tutto avviene automaticamente.
Che cosa sono i prezzi Bid e Ask
I prezzi bid e ask sono uno di quei termini tecnici che vengono ritrovati spessissimo sulle piattaforme di trading Forex. Si tratta infatti del prezzo di acquisto e del prezzo di vendita di una coppia Forex (ma anche di qualsiasi mercato finanziario). La differenza tra bid ed ask è lo spread, termine molto conosciuto.
Con il termine Bid ci si riferisce al prezzo buy, il “Prezzo Denaro”. Si tratta dunque del prezzo a cui un broker di trading online è disposto a comprare la coppia di valute e quello dove il trader in questione può decidere di vendere la valuta base per comprare la valuta quotata.
Il prezzo Ask è invece il prezzo Sell, il “Prezzo Lettera”. Si tratta del prezzo a cui il broker vende la coppia di valute, ovvero il prezzo a cui il trader può acquistare la valuta base per vendere la valuta quotata.
I prezzi Bid e Ask sono due aspetti molto importanti per il broker, in quanto vengono quotati direttamente dal servizio di intermediazione, e la loro differenza (spread) è quello sui cui guadagna effettivamente il broker e rappresenta il risultato di domanda ed offerta.
Che cosa è lo spread
Come accennato già con i prezzi Bid e Ask, lo spread è la differenza di questi ultimi. È ciò su cui il broker guadagna, ed è un costo che viene addebitato una sola volta. Si tratta quindi sia del guadagno del broker ma anche della differenza tra prezzo di acquisto e di vendita.
Solitamente lo spread è molto più ampio per coppie di valute poco contrattate, e molto basso per coppie di valute con volumi molto alti. Solitamente lo spread più basso di sempre è sulla coppia USD/JPY.
Che cos’è la Leva Finanziaria
La leva nel mercato Forex, chiamata anche leva finanziaria, effetto leva o leverage – è uno strumento utilissimo che ha permesso il proliferarsi di broker di trading su CFD.
Attraverso la leva finanziaria, i broker danno la possibilità ai clienti di aprire posizioni molto più grandi rispetto a quello che si potrebbe aprire con i fondi caricati sul conto di trading da parte del cliente.
Ad esempio, se ci si registra su un broker di trading online utilizzando una leva finanziaria pari a 30:1, significa che per acquistare 30 mila dollari di una valuta ne sono sufficienti soltanto 1.000. Il resto del quantitativo necessario per aprire la posizione viene fornito dal broker. Questo significa che è possibile guadagnare cifre più grandi.
Cos’è un Pip
Per pip nel mercato del Forex, si intende il movimento più piccolo che può esserci su una coppia Forex. Se si guardano infatti le coppie Forex come ad esempio USD/JPY 100.10, significa che la coppia è di 10 pips sopra il prezzo di 100. Se la coppia si muove da 100.10 a 100.20 significa che è appena salita di prezzo di 10 pips.
I Pips vengono utilizzati per impostare gli stop loss e i take profit. Se infatti si decide di aprire una posizione su EUR/USD a 1.2000 e si imposta un Take Profit a 1.2100 e stop loss a 1.1900 si decide di rischiare 100 pips per guadagnarne altri 100.
Che cosa sono i Grafici
I grafici nel Forex trading sono la rappresentazione dei prezzi durante un dato arco temporale. Possono mostrare l’andamento di una coppia Forex durante un certo periodo di tempo come 1 ora, una settimana, un mese, un anno e molto altro ancora.
Nel Forex i grafici sono solitamente a candele giapponesi. Le candele rosse rappresentano un andamento ribassista, quelle verdi rialzista.
Cosa vuol dire “Time Frame”
Per Time Frame si intende un arco temporale, che nel Forex significa l’impostazione delle barre sul grafico.
Con un time frame di un minuto, si decide di associare un minuto di prezzi per ogni barra. In pratica ogni barra rappresenta un minuto di contrattazioni. Così come in un time frame di 4 ore una barra rappresenterà 4 ore di contrattazioni.
È di fondamentale importanza utilizzare il time frame giusto.
Gli scalper preferiscono i time frame con intervalli di pochi minuti. Quelli a lungo termine preferiscono time frame giornalieri.
Coppie di Valute
Come abbiamo già detto, il Forex è semplicemente l’acquisto di una valuta dove in contemporanea viene effettuata la vendita di un’altra valuta. Non viene mai acquistata solo una valuta, ma ne viene sempre venduta un’altra. Questo può essere fatto semplicemente attraverso le coppie di valute, che sono la vera innovazione del trading elettronico nel mercato Forex.
Praticamente quando si compra una coppia di valute se ne acquista una, e la si acquista “contro” un’altra valuta. Per fare un esempio: se voglio acquistare dei Dollari, devo solitamente vendere degli Euro. La stessa cosa viene fatta quando si contratta nei mercati Forex.
Una coppia di valute è il rapporto che sta tra le due valute. Una coppia di valute può essere di tre tipologie:
- Major
- Cross
- Esotico
Per esotico si intendono le coppie di valute scambiate molto raramente. Per cross si intendono le coppie di valute che non comprendono il dollaro. Per major si intendono le coppie di valute scambiate molto spesso.
Correlazione
Ogni valuta ha un tipo di correlazione con un’altra. Questo può significare che nello stesso istante una coppia di valute dovesse salire, un’altra potrebbe scendere. Il valore di due o più coppie di valute in un certo intervallo di tempo può essere uguale, casuale oppure contrario.
Attraverso la conoscenza delle correlazioni tra valute, è possibile investire con più efficacia anche su svariate coppie, mitigando il proprio rischio e investimento.
La correlazione tra le coppie, viene espressa tramite un coefficiente di correlazione, che può essere compreso tra -1 e +1. Quando la correlazione è a -1 si tratta di correlazione negativa perfetta, ovvero quando due coppie si muovono in direzione contraria il 100% delle occasioni. Quando invece il coefficiente di correlazione è pari a +1, le coppie si muovono nella stessa direzione il 100% delle occasioni. Quando la correlazione è 0, significa che le coppie son indipendenti.
La correlazione è positiva quando le coppie si muovono nella solita direzione, negativa (o inversa) quando le coppie si muovono in direzioni opposte.
Forex Correlazioni
Le coppie di valute più importanti sono: euro/dollaro USA (EUR/USD); sterlina britannica/dollaro USA (GBP/USD); dollaro USA/yen giapponese (USD/JPY) e dollaro USA/franco svizzero (USD/CHF). Queste coppie di valute vengono chiamate valute Major e sono tutte coppie che vengono scambiate con grandi volumi sui mercati finanziari.
Questo significa dunque che le coppie più importanti, sono tutte quelle coppie che comprendono il dollaro USA. Esistono poi anche le principali coppie Forex denominate Cross, che non comprendono il Dollaro come valuta.
Le più importanti coppie di tipo Cross comprendono la sterlina britannica, lo yen e l’euro: da queste valute nascono poi svariate coppie come: euro/franco svizzero, euro/sterlina britannica, la coppia euro/dollaro canadese, la coppia euro/dollaro australiano, euro/dollaro neozelandese.
Esistono anche poi le valute Commodity, che sono delle valute molto importanti che vengono solitamente associate alle materie prime, ovvero i beni di prima necessità. Sicuramente il Dollaro Neozelandese e comunque anche le altre australi come il Neozelandese sono delle valute molto importanti sotto questo punto di vista.
Volatilità delle coppie di valute
Ogni coppia di valute è diversa dalle altre, e ognuna ha un certo tipo di volatilità: alta, bassa o media. Per volatilità si intende la variazione di prezzo in un dato periodo di tempo. Non è sempre detto che la volatilità sia una caratteristica negativa, ma è un semplice valore oggettivo che deve essere considerato nel momento in cui si fa trading online.
La volatilità è quindi la misura dell’oscillazione del prezzo di una valuta. Si tratta di un valore che è necessario monitorare in modo da capire se è il caso di investire o meno. Maggiore è la volatilità maggiori sono quindi le possibilità che il tasso di crescita possa scendere o salire.
Una volatilità bassa si traduce invece in un cambio di prezzo molto più modesto rispetto ad una coppia con una elevata volatilità.
La liquidità delle coppie di valute
La liquidità è certamente uno di quegli aspetti tecnici molto importanti per valutare una coppia di valute. Nel mondo del Forex la liquidità è il volume di acquisto e di vendita in un dato momento.
Nel mondo del Forex, la speculazione gioca una parte importante ai fini della liquidità. Gran parte del volume presente all’interno del mercato del Forex, è dovuto a tutti quei trader che comprano e vendono in base alle oscillazioni di prezzo che ci sono durante nella sessione.
Grazie all’alta volatilità del mercato del Forex, è molto semplice avere sempre il miglior prezzo possibile per acquistare e comprare le valute. Il mercato del Forex è senza dubbio il mercato più liquido del mondo, e le contrattazioni hanno un effetto molto contenuto sui cross valutari. Il Forex è uno di quei mercati più difficili da manipolare da parte anche delle grandi banche, proprio a causa dell’alto numero di contrattazioni e liquidità.
I Pips nelle coppie di valute
Dei pips ne abbiamo già parlato nella prima parte della nostra guida. Per pip si intende il movimento più piccolo di una coppia di valute. Per una coppia come USD/JPY che si muove da 100.10 a 100.12, significa che c’è stato un movimento di 2 pip.
Forex pips
Oppure per quanto riguarda la coppia EUR/USD, un movimento da 1.27129 a 1.27139 significherà un movimento pari ad 1 pip.
Adesso che sappiamo quanto vale un pip, è importante anche sapere il valore monetario di un pip. Per calcolare questo dato, usare la seguente formula:
Lo Spread
Lo spread è la differenza tra il prezzo di acquisto (ASK) e prezzo di vendita (BID). Il prezzo si calcola sottraendo il prezzo buy con il prezzo sell, come nell’immagine qua sotto:
Quando la liquidità è bassa, lo spread è alto. Quando la liquidità è alta lo spread è basso. Molti broker offrono degli spread fissi, mentre altri (solitamente piattaforme con Accesso Diretto ai Mercati) permettono di fare trading con spread mobili.
Lo spread variabile cambia al variare dalla condizioni di mercato: lo spread è contenuto con una liquidità sufficiente, mentre sale quando la liquidità cala e la volatilità aumenta.
Analisi Tecnica e Analisi Fondamentale
Quando si inizia ad informarsi per fare trading online, ci si accorgerà subito che sono presenti due differenti approcci ai mercati finanziari.
- Analisi Fondamentale
- Analisi Tecnica
La prima tipologia di approccio ha a che fare con i fondamenti dell’economia, e quindi con gli aspetti economici, macroeconomici e finanziari dei mercati, quindi con gli aspetti fondamentali dell’economia.
L’analisi tecnica invece si occupa dei movimenti dei prezzi su grafico delle coppie di valute, in modo da cercare di fornire stime sui movimenti futuri.
Sia l’analisi tecnica che quella fondamentale sono due metodi di studio e analisi molto importanti e utili nel mercato del Forex.
Che cos’è e come funziona l’analisi tecnica?
L’analisi tecnica è la studio dei grafici dei prezzo dei mercati per capire il momento in cui un trend si inverte, in modo che la nuova direzione del prezzo possa essere sfruttata attraverso un investimento idoneo.
Gli strumenti che vengono messi a disposizione di un trader sono numerosi con l’analisi tecnica, che è già presente su numerose piattaforme sotto forma di:
- Indicatori di Trading
- Grafici
- Candele Giapponesi
- E molto altro ancora
Gli indicatori di trading sono essenzialmente delle formule matematiche che rappresentano i fattori che incidono su un mercato sotto il punto di vista grafico. Non c’è da imparare nessuna formula matematica, in quanto gli indicatori sono rappresentati graficamente.
Indicatori Analisi Tecnica
Un analista che si basa sull’analisi tecnica, parte dal presupposto che l’analisi tecnica “sconta tutto”, ovvero tutti gli avvenimenti macroeconomici e psicologici che sono avvenuti in passato, vengono rappresentati dal prezzo attuale. Questo significa che con un approccio del genere, è possibile guadagnare semplicemente sfruttando il grafico di prezzo.
Che cos’è e come funziona l’analisi fondamentale?
L’analisi fondamentale è un tipo di analisi molto particolare, che a differenza dello studio dei grafici e prezzi come con l’analisi tecnica, si occupa di analizzare la macroeconomia, ovvero quella economia che studia i fattori fondamentali.
L’andamento delle coppie Forex, è largamente dipeso anche dagli eventi politici, dalle guerre, crisi, acquisizioni di aziende e notizie, rumors ed altro ancora. Attraverso questo approccio quindi, i trader possono individuare tutti quegli aspetti economici che pesano sui grafici Forex per poi sfruttarli per guadagnare.
Grafici e Statistiche
La principale differenza tra l’analisi tecnica ed analisi fondamentale, è che prima di tutto per l’analisi fondamentale è necessario prendere in considerazione le statistiche delle aziende, della politiche monetaria; per l’analisi tecnica invece si prendono in considerazione semplicemente i grafici.
Un analista fondamentale studia la macroeconomia di un paese. Un analista tecnico studia invece i grafici. L’analisi fondamentale e l’analisi tecnica, sono metodi diametralmente opposti di studio dei mercati, ma non è assolutamente obbligatorio utilizzare o uno o l’altro, ma è invece possibile utilizzare tutti e due questi metodi per studiare i mercati finanziari e per prendere decisioni di trading.
Solitamente i trader professionisti utilizzano l’analisi fondamentale per ottenere la “Bigger Picture” del mercato, e l’analisi tecnica per trovare l’Entry Point più adatto.
Differenze tra Analisi Tecnica e Analisi Fondamentale
Inutile dire che l’Analisi Tecnica e l’Analisi Fondamentale hanno delle differenze sostanziali.
L’analisi fondamentale è meno flessibile dell’analisi tecnica, in quanto con l’analisi fondamentale non è possibile selezionare “il timeframe”; questo significa dunque che l’analisi fondamentale non è così adattabile come quella tecnica.
L’analisi fondamentale si basa su dati oggettivi, quando invece l’analisi tecnica può basarsi su dati che sono aperti alle più disparate interpretazioni.
Analisi Tecnica Time frame
L’analisi tecnica può dare un aiuto molto importante ai trader, fornendo livello di stop loss (su un supporto o una resistenza sul grafico) e di take profit (su una resistenza o supporto sul grafico), fornendo un livello di flessibilità maggiore grazie alla possibilità di scegliere un time frame diverso in base al proprio stile di trading.
Sia l’analisi tecnica che l’analisi fondamentale hanno dei punti di forza che li rendono a dir poco indispensabili, questo significa che per un trader che vuole fare trading Forex seriamente è necessario conoscere tutti e due questi studi, in modo da prendere decisioni coerenti ad ogni circostanza.
Grafici Forex
Dopo aver parlato approfonditamente dell’analisi tecnica, è arrivato il momento di arrivare al sodo. È arrivato il momento di parlare dei Grafici e delle Candele Giapponesi, gli strumenti più utilizzati per fare trading con l’analisi tecnica.
Tipologie di Grafici di Trading
Praticamente ci sono quattro tipi principali di grafici che vengono usati da investitori e trader a seconda delle informazioni che stanno cercando e dal loro livello di abilità individuali.
I tipi di grafici sono:
- il grafico a linee
- il grafico a barre
- il grafico a candele giapponesi “candlesticks” (il più importante per chi fa Forex)
Per fare un esempio, utilizzeremo immagini che illustrano le tre tipologie di grafici più utilizzati.
Grafico a Linee
Il più semplice delle quattro tipologie è il grafico a linee, in quanto rappresenta soltanto i prezzi di chiusura per un periodo di tempo. La linea è formata collegando i prezzi di chiusura nell’intervallo di tempo. I grafici a linee non forniscono informazioni visive del trading range per i singoli punti, come i prezzi massimi, minimi e di apertura. Tuttavia, il prezzo di chiusura viene spesso considerato il prezzo più importante per alcuni particolari mercati (come ad esempio quello azionario) rispetto al massimo e minimo per il giorno, e per questo è l’unico valore utilizzato nei grafici a linee. Sicuramente non è una tipologia di grafico molto utilizzata in ambiente Forex.
Grafico a Barre
Il grafico a barre è una sorta di “evoluzione” del grafico a linee, con l’aggiunta di alcune funzioni che vanno ad impreziosire le informazioni contenute in esso.
Il grafico è costituito da una serie di linee verticali che rappresentano ogni “punto dati”. Questa linea verticale rappresenta il massimo e il minimo durante il periodo di scambio, insieme al prezzo di chiusura. Il prezzo di apertura e chiusura viene rappresentato sulla linea verticale da un trattino orizzontale. Il prezzo di apertura su un grafico a barre è illustrato dal trattino che si trova sul lato sinistro della barra verticale. Viceversa, la chiusura è rappresentato dal trattino sulla destra. In generale, se il trattino a sinistra (apertura) è inferiore al trattino a destra (chiusura) e la barra sarà colorata di color verde, che rappresenta un movimento rialzista per il mercato, il che significa che ha guadagnato valore. Una barra colorata di rosso significa che il mercato è sceso di valore durante lo stesso periodo. Quando avviene ciò, il trattino a destra (chiusura) è inferiore al trattino a sinistra (apertura).
Grafico Candele Giapponesi
Eccoci giunti al grafico più utilizzato da chi fa trading Forex. Le Candele Giapponesi fanno parte di una tradizione secolare, e si pensa siano state inventate nel lontano 18° secolo da Munehisa Homma, un commerciante di riso giapponese di strumenti finanziari.
I grafici a candele giapponesi sono molto simili ai grafici a barre, ma sono diversi nel modo in cui il prezzo viene rappresentato.
In maniera molto simili al grafico a barre, il grafico a candele ha anch’esso una linea verticale che mostra range del periodo in questione. La differenza principale sta nell formazione di una barra “larga” sull’asse verticale, che illustra la differenza tra l’apertura e chiusura. E, come nei grafici a barre, i grafici a candele utilizzano i colori per spiegare quanto sia successo durante il periodo di trading in questione.
Uno dei problemi principali con il settario del colore delle candele, è che i vari broker e piattaforme utilizzano standard diversi. Pertanto è importante capire quale tipologia di colori utilizza il broker.
Ci sono due tipologie principali di candele per capire dove il prezzo sta salendo e dove il prezzo sta scendendo. Quando il prezzo della coppia è al rialzo e chiude sopra il prezzo di apertura, la candela di solito è bianca o verde. Se il prezzo è invece sceso, la candela di solito sarà di colore rosso o nero, a seconda della piattaforma scelta.
Come funzionano le Candele Giapponesi
Una candela giapponese è costituita essenzialmente da quattro informazioni principali:
- Prezzo di apertura
- Prezzo di chiusura
- Prezzo massimo
- Prezzo minimo
Nell’immagine inserita poco fa, è possibile vedere le due tipiche candele giapponesi:
- Candela Verde
- Candela Rossa
La candela verde stanno ad indicare un rialzo del prezzo, mentre quelle rosse rappresentano una ribasso del prezzo.
Ogni candela giapponese è costituita da un corpo e d un’ombra. Il corpo si ricava collegando il prezzo di apertura con quello di chiusura. L’ombra è invece una linea che congiunge il massimo con il minimo.
Le candele hanno dei colori differenti a seconda dell’andamento del mercato. Se durante il periodo in questione il mercato è andato al rialzo la candela sarà verde e rappresenterà una chiusura maggiore rispetto all’apertura del mercato.
Candele Giapponesi Pattern
Per interpretare le candele giapponesi, non c’è niente di meglio che utilizzare i pattern principali. Per praticità, utilizzeremo la tabella qui di seguito. Solitamente con i pattern, vengono fornite due tipologie segnali:
– Bearish: il segnale bearish consiglia di vendere il mercato, in quanto è un segnale ribassista.
– Bullish: il segnale bullish consiglia di comprare il mercato, in quanto è un segnale rialzista.
Le candele giapponesi sono quindi uno strumento estremamente versatile. Una candela giapponese può fungere da segnale sia se utilizzata singolarmente, sia se utilizzata in pattern di più candele.
Indicatori Tecnici e Oscillatori
Vediamo insieme come funzionano i vari Indicatori Tecnici e Oscillatori nel mondo del Forex. Gli indicatori e gli oscillatori Forex sono degli strumenti che consentono di analizzare ed esaminare il comportamento dei prezzi nei mercati delle valute. Gli indicatori solitamente non hanno un range di valori prestabilito, e quindi si possono muovere all’interno di una linea di equilibrio. Gli oscillatori invece si muovono in un range di valori predeterminato, questo significa quindi che vengono solitamente calcolati in base ad una formula ben precisa, dove viene stabilito il valore massimo ed il valore minimo.
Gli indicatori sono quindi dei valori che possono essere teoricamente raggiunti, e invece gli oscillatori sono dei valori che rimangono all’interno di un range di valori ben preciso. Nel momento in cui viene toccata una zona di prezzo estrema arrivano dei segnali che possono essere indicazione di trend futuro.
Si tratta di zone denominate come “Ipervenduto” e “Ipercomprato”. All’interno di una zona di ipervenduto, significa che ci troviamo di fronte ad un possibile segnale di acquisto. All’interno di una zona di ipercomprato, significa che ci troviamo di fronte ad un possibile segnale di vendita.
Gli oscillatori sono quindi la “base” per costruire una strategia di trading online con i fiocchi.
Medie Mobili
Le medie mobili sono degli indicatori tecnici molto diffusi nel mondo del trading online, si tratta senza dubbio dell’indicatore tecnico più semplice e più utilizzato.
Possono esistere due tipologie di medie mobili:
- Medie Mobili Semplici
- Medie Mobili Esponenziali
Le medie mobili esponenziali danno più “peso” ai prezzi più recenti, mentre le medie mobili semplici danno lo stesso valore a tutti i prezzi, a prescindere dal tempo.
Per calcolare le medie mobili, si utilizzano i cosiddetti “periodi”, che sono dei prezzi calcolati nel periodo prestabilito. Meno periodi ha una media mobile, più veloce sarà. Una media mobile con più periodi sarà anche più “lenta” e quindi meno reattiva al prezzo.
Le medie mobili possono solitamente essere utilizzate in singolo oppure anche in coppia. Nel primo caso di una media mobile singola, il trend cambia quando incrocia la media mobile al rialzo oppure al ribasso.
Attraverso invece una coppia di medie mobili, ci sarà un cambio di tendenza nel momento in cui la media mobile veloce e la media mobile lenta si incrociano in una direzione.
Tra due medie mobili si generare sempre uno spazio di “Resistenza Dinamica” o “Supporto Dinamico”. Quando il prezzo giunge in queste aree, può venire respinto e tornare dove si trovava prima.
Bande di Bollinger
Le Bande di Bollinger sono senza dubbio il secondo indicatore più utilizzato nell’ambito del Forex.
Questo indicatore tecnico è stato sviluppato dall’analista tecnico John Bollinger nel 1980. Le bande di Bollinger identificano il grado di volatilità in tempo reale per una coppia di valute. I commercianti tengono d’occhio la volatilità in quanto un improvviso aumento di livelli di volatilità è spesso il preludio ad una inversione di tendenza del mercato.
Le Bande di Bollinger vengono rappresentate al di sopra di un grafico di prezzo e sono costituite da una media mobile insieme a delle bande superiori e inferiori che vengono definite “canali” prezzi.
Più la volatilità è elevata, maggiore sarà l’ampiezza delle bande. Se le bande sono molto vicine tra di loro, significa che la volatilità è molto bassa.
Il segnale ribassista arriva quando i prezzi toccano la banda superiore. Il segnale rialzista è presente quando i prezzi toccano la banda inferiore.
I Ritracciamenti di Fibonacci sono senza dubbio uno degli indicatori tecnici più utilizzati. Sono molto diffusi nell’analisi tecnica e vengono sfruttati per capire l’andamento dei prezzi futuri.
Attraverso lo strumento predittivo di analisi tecnica Ritracciamenti di Fibonacci è possibile capire subito quali sono i livelli di ritracciamento, in maniera pressoché automatica. Così facendo il lavoro da fare viene enormemente semplificato, in quanto basta tracciare dal prezzo massimo al prezzo minimo la linea di fibonacci per capire subito quali sono i possibili ritracciamenti (o estensioni).
Sequenza Fibonacci
Ma partiamo dall’inizio: chi è Fibonacci? I ritracciamenti di Fibonacci sono essenzialmente ispirati alla successione di numeri che il matematico pisano “Fibonacci” ha scoperto nel Duecento: una catena di numeri che inizia per con il numero “1” e che prosegue con la somma dei due numeri precedenti (1,1,2,3,5,8,13 e così via).
Nel Forex però i rintracciamento di Fibonacci corrispondono a dei valori percentuali che rappresentano essenzialmente i numeri della successione. Questi valori sono espressi in percentuale: 23.6, 38.2, 50, 61.8, 76.4 e 100.
Una volta che è stato definito il picco dove il prezzo ha incominciato a scendere, possono essere tracciati i ritracciamenti di fibonacci.
Oscillatore Stocastico
L’oscillatore Stocastico è senza dubbio l’indicatore tecnico più importante nel mondo del trading online.
L’oscillatore stocastico è un indicatore di momentum che confronta il prezzo di un titolo di chiusura alla gamma dei suoi prezzi per un certo periodo di tempo. La sensibilità dell’oscillatore è regolabile regolando tale periodo di tempo o prendendo una media mobile del risultato.
Il valore dell’oscillatore stocastico è solitamente compreso tra 0 e 100: il segnale di ipervenduto esiste quando le linee sono sotto il 20 segnalando dunque una inversione rialzista, mentre è in zona di ipercomprato quando le linee sono sopra l’80 segnalando quindi una inversione ribassista.
Trend, supporti e resistenze
Nel mondo del Forex, così come negli altri numerosi mercati finanziari, i mercati si basano principalmente sui trend. La buona riuscita del trading di un trader gravita intorno proprio al fatto di intercettare i giusti trend al rialzo oppure al ribasso.
Sicuramente uno dei primi passi da fare per tutti gli aspiranti trader che si avvicinano al mondo del Forex, è quello di dare uno sguardo all’analisi tecnica, imparando ad identificare la direzione principale del mercato.
“Trend is your friend” è senza dubbio il motto più conosciuto tra i traders di analisi tecnica.
Mercato Ribassista e Mercato Rialzista
Solitamente un mercato può essere di due tipologie. Il mercato primario viene infatti denominato in:
- Bullish: mercato rialzista, mercato che va dal basso verso l’alto;
- Bearish: mercato ribassista, mercato che va dall’alto verso il basso.
Già in passato nella nostra guida abbiamo parlato di Tori e Orsi. Il Toro simboleggia il movimento rialzista, mentre l’Orso simboleggia il movimento ribassista.
Un mercato laterale può invece esserci quando il trend non ha una direzione vera e propria, ma bensì si muove in un range che va da sinistra a destra.
Solitamente, in un trend primario il movimento rialzista o ribassista può anche durare per svariati mesi oppure anche degli anni. Sono molti i fattori che possono influenzare un trend secolare: ad esempio una crisi economica molto lunga oppure dei livelli tecnici molto forti.
Trend Secolare (Secular Trend)
Il trend secolare, chiamato anche Secular Trend, può durare anche fino a 30 anni. All’interno di un trend secolare, è possibile individuare i trend primari. Il trend secolare è facile da trovare, in quanto si trova in un periodo di tempo molto ampio.
Facciamo un esempio con il mercato dell’indice S&P500, che in questo caso ha avuto un trend secolare dal 1980 a inizio 2000 (trend finito con lo scoppio della bolla Dot-Com.
Trend Lungo Termine
Esistono anche i trend di lungo periodo, che in pratica vengono individuati dai trader tramite l’utilizzo dell’oscillatore stocastico. L’oscillatore stocastico è un indicatore tecnico molto utilizzato dagli analisti, che permette di misurare il momentum, ovvero di misurare la forza di uno specifico mercato.
L’oscillatore stocastico può avere un valore che oscilla dagli 0 ai 100, e può essere utilizzato per ipotizzare la fine di un trend e l’inizio dell’inversione. Sono infatti presenti le aree di ipercomprato e ipervenduto.
Si è in zona di iper-comprato quando l’oscillatore si trova sopra al valore di 80, e ci si trova in una fase di iper-venduto quando l’oscillatore si trova al di sotto della zona 20.
I trend intermedi
Non esistono soltanto i trend secolari e primari, in quanto nel Forex è importante capire anche quello che succede “nel mezzo”. Ecco che vengono in nostro soccorso i “trend intermedi”. I trend intermedi sono quei trend che possono subire dei cambiamenti frequenti. Solitamente rappresentano le reazioni dei trader ad avvenimenti politici o economici più recenti.
Supporti e Resistenze
I supporti sono tutti quei livelli che il prezzo raggiunge, ma dal quale rimbalza verso l’alto. La tendenza discendente viene quindi arrestata grazie alla concentrazione degli acquisti che avviene proprio su quel livello di prezzo.
Le resistenze sono tutti quei livelli che il prezzo raggiunge, ma dal quale rimbalza verso il basso. La tendenza rialzista viene quindi arrestata grazie alla concentrazione delle vendite che avviene proprio su quel livello di prezzo.
Il supporto è quindi un livello dove la pressione dei venditori viene “battuta” da quella dei compratori. Il ribasso quindi si ferma e i prezzi tornano a salire verso l’alto.
La resistenza è quindi un livello dove la pressione dei venditori viene “battuta” da quella dei compratori. Il ribasso quindi si ferma e i prezzi tornano a salire verso l’alto.
Money Management sul Forex
Il Money Management è uno dei pilastri per il successo nel mondo del Forex. Il Money Management è infatti l’insieme di tutte quelle strategie che vengono utilizzate per gestire i capitali, ovvero per massimizzare i guadagni e minimizzare le possibili perdite.
Questo significa dunque che, escludendo l’analisi tecnica e fondamentale (che come ne abbiamo parlato serve per individuare le occasioni di investimenti su coppie di valute appetibili) la gestione del denaro, ovvero il money management, permette di ottimizzare i propri investimenti attraverso l’analisi del valore di ogni posizione a mercato.
Che cos’è il Money Management
Il Money Management è senza dubbio il “mantra” del trader. Attraverso il Money Management è quindi possibile permettere al proprio capitale di rendere al massimo per arrivare a registrare dei profitti di tutto rispetto.
Una strategia di Money Management efficiente ed adeguata, permette dunque di far scegliere al trader il quantitativo di denaro da investire in ogni singola operazione, in modo da alzare l’asticella della profittabilità. Il Money Management è anche utile per capire che somma investire sul broker, e che strategie e position sizing adottare per il proprio trading.
Iniziare con la giusta strategia di Money Management
Per iniziare nel migliore dei modi con la migliore possibile strategia di Forex Money Management possibile, è necessario iniziare con un primo versamento adeguato ai propri obiettivi e al proprio “risk appetite”. Sì, infatti è inutile depositare 100 euro se poi si vuole guadagnare 1000 euro al mese. Sarà possibile guadagnare così tanti soldi con un deposito esiguo soltanto rischiando moltissimo. Il deposito deve quindi essere sempre adeguato ai propri obiettivi e rapporto di rischio/rendimento. Ecco che in questo caso il Money Management arriva in nostro soccorso.
È importante prima di tutto sapere che durante il primo versamento, così come per tutti gli altri versamenti, nel momento in cui il denaro viene caricato sul conto, resta in qualsiasi modo di proprietà del trader. Questo significa dunque che è possibile disporre del capitale in qualsiasi momento, e che può essere ritirato o utilizzato per fare trading in qualsiasi momento. Senza contare poi il fatto che la piattaforma Forex (gran parte di esse) erogano un bonus sul primo deposito che dipende proprio dall’importo depositato all’inizio.
Ad esempio, basta depositare 100 euro per vedersi poi recapitare un bonus di altri 100 euro. Questo significa che sarà possibile iniziare a fare trading con ben 200 euro, avendo investito in realtà soltanto 100 euro.
Non tutti i Broker Forex sono però uguali. Molti offrono un bonus di primo deposito, mentre altri offrono dei bonus a propria descrizione. Altri addirittura offrono dei conti VIP con carta di credito collegata (soltanto agli investitori più facoltosi), mentre molti offrono un conto di trading demo gratuito. I bonus e le promozioni per ottimizzare il proprio money management sono sempre dietro l’angolo. È semplicemente sufficiente scegliere il miglior broker di trading.
Tuttavia sarebbe sempre meglio non esagerare mai con il proprio investimento, e ricordarsi sempre di non investire mai più di quanto si è disposti realmente a perdere.
Come fare trading con il Money Management
Se si vuole guadagnare realmente nel mondo delle valute, è molto importante impostare una strategia ben testata con largo anticipo, in modo da conoscere al meglio il suo funzionamento nel dettaglio. È necessario quindi ottimizzare e tenere sotto controllo tutti i vari parametri della strategia di trading online. È importante ovviamente non lasciarsi prendere dall’entusiasmo ed evitare assolutamente di investire troppo denaro.
È importante anche non voler “vincere sempre” a tutti i costi: una strategia di trading è composta sia da vincite, ma anche da perdite. Non allungare gli stop loss se la strategia non lo prevede, tagliare sempre le perdite. Così facendo sarà possibile fare trading in maniera adeguata e responsabile.
Come ridurre i rischi della propria strategia al minimo
Per ridurre al minimo i rischi della propria strategia al minimo, è molto semplice. Prima di tutto è possibile iniziare a risparmiare semplicemente diversificando: “mai mettere tutte le uova nello stesso paniere” è senza dubbio uno dei mantra dei trader che hanno un occhio di riguardo al money management.
Importante anche non superare mai la dimensione della posizione da aprire a mercato. Così facendo, non si rischierà mai più del dovuto.
Per fare ciò, è conveniente basarsi su una percentuale.
Facciamo un esempio: se decidiamo di riservare massimo 10 euro per trade con un conto da 1000 euro, significa che stiamo rischiando 1% per trade. Se invece decidiamo di riservare massimo 10 euro per trade con un conto da 100 euro, significa che stiamo rischiando il 10% per trade.
Ovviamente il secondo esempio risulterà molto più rischioso del primo, in quanto saranno sufficienti 10 posizioni chiuse in perdita del 100% per azzera il conto.
Il consiglio è quello di non rischiare più dell’1% per trade, e mai rischiare una cifra superiore al 30% al giorno. Una serie di investimenti negativi è infatti molto gravosa sia per il proprio portafoglio che per la propria psicologia di trading.
Gestione del proprio capitale
Uno dei più grandi segreti per gestire il proprio capitale, è quello di non cambiare mai e poi mai la propria strategia (o ancora peggio, fare trading per noia). Succede anche in autostrada: vediamo una fila più veloce, e quindi ci infiliamo subito dentro, per poi riportarci su quella di prima. Spesso non porta a niente agire così, e molto spesso si rischia di fare danni.
Nel Forex non conviene passare da una strategia all’altra. La disciplina e la perseveranza pagano sempre sul lungo termine.
È molto importante anche programmare la propria strategia. Conviene infatti fare un foglio excel dove annotare tutte le info del proprio conto di trading, e aggiornarlo settimana per settimana. Così facendo sarà possibile tracciare l’andamento del proprio patrimonio.
È consigliabile poi effettuare dei re-investimenti cadenzati ed eventualmente anche prelievi dei profitti. Molti consigliano di prelevare una cifra che si aggiri all’incirca tra il 30 e il 70% dei profitti, e reinvestire una cifra che va dal 70 al 30% dei profitti.
Il trading non è un gioco, ma è vera e propria imprenditoria. Per affrontarlo al meglio è infatti necessario avere un piano di trading, un money management correlato e mai avere fretta. Solo sul lungo termine si raggiungo i risultati desiderati.
La psicologia nel Forex trading
Nel Trading sul mercato Forex la psicologia gioca un ruolo fondamentale e spesso è il motivo principale dei fallimenti delle ambizioni dei vari trades. La mancanza di una strategia e di una psicologia di trading positiva spesso mette in pericolo il trader, ed è proprio per questo che è necessario dover correre ai ripari al più presto possibile. Vediamo dunque cos’è e come funziona la psicologia del trading.
Avere successo sui mercati finanziari non dipende certamente soltanto dalla strategia o dal tipo di operatività che si intende utilizzare sui mercati finanziari. Ci sono tanti altri fattori che possono determinare il successo oppure l’insuccesso del proprio trading online. La propria strategia è comunque molto importante, ma è necessario prima di tutto un approccio mentale e una propensione a saper interpretare e assorbire nel migliori dei modi le evoluzioni dei mercati.
La Psicologia nel mondo del trading
La psicologia del trading è composta da una serie di fattori che devono essere assolutamente considerati per essere sicuri di poter ottenere sul lungo termine dei risultati positivi con il proprio trading online.
Prima di tutto è necessario entrare nel mercato del Forex con “i piedi per terra”. Molti pensano di registrarsi ad una piattaforma di trading online e di iniziare a macinare profitti subito già dal primo giorno, facendo i milioni in poche settimane. La gran parte delle persone, si butta nel Forex con l’idea di diventare milionario in pochissimo tempo e di rivoluzionare la propria vita senza alcuna conoscenza o preparazione.
Fare Forex significa prima di tutto essere realisti: il Forex non è certamente un bancomat dove si preme un bottone ed escono fuori i soldi e non è nemmeno un luogo dove si può rimanere abbindolati dai truffatori. Il Forex è prima di tutto lavoro, dedizione e soprattutto psicologia. Non ci si deve infatti far divorare dal desiderio di guadagnare tutto e subito, soprattutto se si è alle prime armi.
Il giusto approccio è quindi quello di guadagnare gradualmente, in quanto in una situazione del genere si potrebbe venire tentati dal desiderio di arricchirsi subito.
È importante cercare di capire subito che più aumenta il guadagno e più aumenta il rischio. Non esiste infatti un modo per guadagnare tanto rischiando poco.
Fare trading (o meglio: iniziare a fare trading) è necessario essere prima di tutto calmi e non si dovrebbe mai perdere la calma.
Gestire i guadagni
Nella psicologia del trading, uno degli aspetti di fondamentale importanza è gestire i guadagni. Si tratta di uno degli errori più comuni è non saper gestire i guadagni, ed essere troppo avidi. Questi vizietti portano soprattutto a perdere i propri soldi accumulati a causa dell’avidità.
L’avidità è importante da capire per un trader. Ma che cosa è l’avidità per un trader? Una persona è prima di tutto avida quando non chiude la posizione e vuole guadagnare sempre di più aprendo posizioni ben più rischiose, magari dopo una perdita (il cosiddetto “Revenge Trading”).
Un altro aspetto opposto all’avidità è la paura, è necessario non essere avidi, ma non bisogna certamente essere anche pavidi. Si tratta di una condizione necessaria per iniziare subito a guadagnare, non è necessario avere paura di perdere i propri fondi. La paura di perdere i propri fondi è il nemico principale di chi vuole guadagnare ed a gestire in maniera psicologicamente corretta i propri fondi.
Per combattere la paura è prima di tutto necessario non rischiare più del previsto, in modo da avere “la coscienza a posto” anche in caso di perdita dei propri fondi.
Come gestire le perdite
Oltre a saper gestire nel migliore dei modi i propri guadagni è necessario prima di tutto mettersi bene in testa che le perdite, nel Forex fanno assolutamente parte del gioco. Non bisogna infatti scandalizzarsi di aver perso durante la giornata, è assolutamente normale.
Le perdite sono una parte del gioco e negare di doverle subire sarebbe assolutamente una pazzia. Si guadagna di più quando si riesce a gestire nel migliore dei modi le perdite. Quando si perde è quindi necessario minimizzare queste perdite.
È quindi un task fondamentale saper iniziare a gestire le perdite nel migliore dei modi. È necessario quindi essere pronti ad avere piena padronanza della propria strategia di trading, rimanendo al 100% pronti e preparati a qualsiasi evenienza e sopratutto considerando tutti i possibili aspetti negativi della propria trade già dal momento dell’apertura.
Questo è l’approccio e la strategia migliore ai mercati: non dare mai niente per scontato, controllando attentamente le perdite o le possibili perdite attraverso un risk management adeguato (stop loss, RR ratio etc).
La psicologia del trading porta prima di tutto a capire anche quando è meglio non entrare oppure quando è il caso di aprire una posizione di trading.
Per una strategia di trading che sia valida è necessario prima di tutto essere coerenti con se stessi e con la propria strategia. Non è necessario cambiare la propria strategia se in quel momento sta andando male (e se i backtest affermano che è valida).
Quando entrare e uscire da una posizione
Una posizione si apre quando esistono i presupposti fondamentali e tecnici. Aprire una posizione “per noia” ha poco senso e si rischia di fare danni.
È inoltre necessario capire quando arriva il momento di uscire da una posizione di trading. Per fare ciò al meglio è prima di tutto necessario lasciare fare tutto al proprio risk management, ovvero ai livelli pre-impostati come quello dello Stop Loss e Take Profit, strumenti molto utili che chiudono la posizione una volta che verrà raggiunto il livello desiderato.
Per migliorare nel tempo, ci sarà sempre bisogno di grande studio e pratica, grazie ai software di trading demo, che consentono di mettere efficacemente alla prova la propria strategia di trading e la propria psicologia di trading.
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