La diversificazione è una delle regole principali per un investimento di successo. Per chi non sa di che cosa si tratti, la diversificazione può essere spiegata cosi: è una strategia per la gestione del rischio che combina un’ampia varietà di investimenti all’interno di un portafoglio.
Alla base della tecnica di diversificazione è che un portafoglio costruito con diversi tipi di asset sarà in grado di ottenere rendimenti più alti a lungo termine e ridurre il rischio nelle diverse situazioni dei mercati.
Grazie ad una corretta diversificazione si è infatti in grado di limitare gli eventi di rischio a cui alcuni mercati sono soggetti in determinate situazioni. Può capitare che una buona performance di un asset detenuto nel portafoglio, sia in grado di ridurre la performance negativa di altri.
La diversificazione però non comporta solamente dei vantaggi, ma anche svantaggi. Vediamoli insieme:
Vantaggi della diversificazione
- Si riduce il rischio di portafoglio
- Si ha una copertura contro la volatilità del mercato
- Rendimenti più elevati a lungo termine
Svantaggi della diversificazione:
- Nel breve termine si hanno rendimenti bassi
- Maggiore tempo per la gestione del portafoglio
- Costi più elevati in quanto maggiori transazioni equivalgono a maggiori commissioni
Come diversificare il portafoglio di investimento
La diversificazione “funziona” solo se pianificata in modo corretto. È sbagliato utilizzare solo una tipologia di asset, i titoli nel portafoglio non devono correlati, ovvero rispondono in modo diverso ed opposto alle variazioni del mercato.
I gestori e gli investitori diversificano i loro investimenti tra i vari asset determinando quali percentuali del portafoglio assegnare a ciascuna.
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