Trump e Tassi di Interesse: La Sorprendente Previsione di Morgan Stanley

La politica economica degli Stati Uniti ha sempre suscitato grande interesse, specialmente durante le elezioni presidenziali. Le recenti performance di Joe Biden nei dibattiti hanno messo in discussione la stabilità economica e le possibili ripercussioni di una vittoria di Donald Trump. In particolare, uno degli aspetti più discussi riguarda i tassi di interesse e la loro evoluzione sotto una possibile amministrazione Trump. La previsione di Morgan Stanley su questo tema è sorprendente e merita un’analisi approfondita.

Tassi di Interesse durante la Presidenza Trump

Tra il 2017 e il 2021, i tassi di interesse negli Stati Uniti sono stati caratterizzati da una tendenza al ribasso, favorita da una bassa inflazione e una crescita economica moderata. Anche con l’inizio della presidenza di Joe Biden, i tassi sono rimasti bassi. Tuttavia, un cambiamento significativo è avvenuto nel marzo 2022, quando la Federal Reserve ha iniziato ad aumentare i tassi per contrastare l’inflazione crescente. Questo aumento è stato causato da problemi nella catena di approvvigionamento, spese governative elevate per fronteggiare la pandemia e l’incremento della massa monetaria da parte della Fed.

Dalla sospensione degli aumenti dei tassi nel luglio 2023, i tassi sono rimasti variabili, con il rendimento della nota del Tesoro a 10 anni che ha raggiunto il 4,48%.

Inflazione e Crescita Economica: Un Quadro in Mutamento

Con l’attuale rallentamento dell’inflazione e della crescita economica, gli investitori sono curiosi di sapere quando la Fed inizierà a ridurre i tassi. Nel primo trimestre, l’economia americana ha registrato una crescita annualizzata dell’1,4%. L’indice dei prezzi al consumo personale (PCE), preferito dalla Fed, è aumentato del 2,6% nei 12 mesi fino a maggio, in calo rispetto al 2,7% di aprile, ma ancora al di sopra dell’obiettivo del 2%.

L’indice PCE core, che esclude alimenti ed energia, ha mostrato un incremento del 2,6% nell’ultimo anno, il più basso da marzo 2021, e in calo rispetto al 2,8% di aprile.

Previsioni sui Tassi di Interesse: Uno Sguardo al Futuro

Gli esperti prevedono che la Fed potrebbe iniziare a ridurre i tassi entro quest’anno. I futures sui tassi di interesse indicano una probabilità del 63% che la Fed taglierà i tassi almeno una volta entro settembre e una probabilità del 61% che li abbasserà almeno due volte entro la fine dell’anno.

Implicazioni per i Consumatori

Le variazioni dei tassi di interesse hanno effetti significativi sui consumatori. Tassi più alti si traducono in rendimenti maggiori per conti bancari, certificati di deposito e fondi di mercato monetario. Tuttavia, comportano anche costi più elevati per mutui, prestiti auto, carte di credito, prestiti personali e studenteschi. Al contrario, tassi più bassi riducono i costi di finanziamento in tutte queste aree.

La Previsione di Morgan Stanley sull’Effetto Trump

Secondo gli strateghi di Morgan Stanley, una vittoria di Donald Trump potrebbe portare a tassi a breve termine più bassi e tassi a lungo termine più alti, creando una curva dei rendimenti più ripida. Questo fenomeno è noto come “steepening yield curve“. La possibilità di una rielezione di Trump potrebbe essere un catalizzatore unico che rende le operazioni su curve ripide particolarmente attraenti, secondo un commento citato da Bloomberg.

Previsioni Economiche e di Mercato

Un esempio di tale strategia potrebbe essere l’acquisto di obbligazioni a breve termine e la vendita di obbligazioni a lungo termine. Una crescita economica rallentata sotto Trump spingerebbe i tassi a breve termine verso il basso, poiché gli investitori si aspetterebbero che la Fed tagli i tassi per contrastare il rallentamento. D’altro canto, i tassi a lungo termine potrebbero aumentare a causa dell’inflazione in crescita.

Impatto delle Politiche di Trump su Immigrazione e Tariffe

Le promesse di Trump di limitare l’immigrazione e di espellere molti immigrati già presenti potrebbero avere un impatto negativo sull’economia, poiché la presenza di questi lavoratori ha aiutato i datori di lavoro a trovare personale, sostenendo l’economia. Inoltre, l’impegno di aumentare le tariffe potrebbe rendere più costosa la produzione per i produttori, inflazionando i prezzi dei beni e spingendo i tassi a lungo termine verso l’alto.

Anche l’aumento della spesa pubblica potrebbe portare a un incremento dei tassi a lungo termine. Un deficit più ampio implica l’emissione di un maggior numero di obbligazioni a lungo termine per finanziare il debito, esercitando così una pressione al rialzo sui tassi a lungo termine.

Conclusione

In definitiva, l’eventuale vittoria di Donald Trump potrebbe portare a significative variazioni nei tassi di interesse. Gli investitori e i consumatori dovrebbero essere preparati a un periodo di volatilità economica e finanziaria. Le previsioni di Morgan Stanley offrono una prospettiva preziosa su come i mercati potrebbero reagire e su quali strategie potrebbero rivelarsi vincenti.

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