Il Bureau of Labor Statistics degli USA ha rilasciato i dati sull’inflazione di ottobre. Il Consumer Price Index (CPI) annuale ha segnato un incremento del 3,2%, leggermente sotto le previsioni di mercato del 3,3% e sotto il 3,7% di settembre. In termini mensili, il CPI è rimasto stabile, contrariamente alla previsione di un lieve aumento dello 0,1%. Il cosiddetto indice core, che esclude gli elementi volatili come energia e alimentari, ha registrato una crescita del 4% su base annua, meno dei 4,1% attesi e del valore di settembre.
Implicazioni per la Federal Reserve
Questi dati dimostrano un rallentamento dell’inflazione, sia generale sia core. Questo è attribuito principalmente alla diminuzione dei prezzi dell’energia e dei servizi energetici. Altresì, il calo dei prezzi nelle auto usate e nei servizi medici ha contribuito a questa dinamica.
I mercati hanno reagito immediatamente: il dollaro ha perso valore mentre l’euro/dollaro ha raggiunto il picco di 1,08, il massimo degli ultimi due mesi. Similmente, gli indici azionari hanno visto forti guadagni, con il Dow Jones e il Nasdaq in rialzo di oltre un punto percentuale e il Russell 2000 in crescita di oltre il 3%.
Previsioni per il Prossimo Meeting del FOMC
In vista del meeting del 13 dicembre della Federal Open Market Committee (FOMC), ci si aspetta che la FED mantenga i tassi di interesse tra il 5,25% e il 5,50%. I recenti dati rinforzano la percezione che la politica monetaria attuale sia sufficientemente restrittiva per ricondurre l’inflazione verso il target del 2% nel medio periodo.
Conseguenze sui Mercati Finanziari
Con l’attuale panorama, gli investitori potrebbero aspettarsi una fase di stabilizzazione dei tassi di interesse, il che potrebbe influenzare positivamente i mercati azionari e attenuare il valore del dollaro. Questo scenario incoraggia una posizione meno aggressiva da parte della FED, permettendo così ai mercati di respirare e di potenzialmente aumentare gli investimenti in attività rischiose come le azioni.
Commento a cura di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
Profilo dell’analista
Filippo A. Diodovich, Market Strategist per IG, è un esperto di analisi fondamentale e tecnica, applicata ai mercati finanziari (azionari, valutari, obbligazionari, delle commodities e dei derivati).
Dopo aver conseguito una laurea in Economia Politica all’Università Bocconi di Milano inizia il proprio percorso professionale nel 2002 presso l’ufficio studi di una delle maggiori banche d’affari statunitensi per poi passare nel 2003 a lavorare per un’azienda italiana specializzata nell’utilizzo delle metodologie dell’analisi tecnica per valutare l’andamento delle piazze finanziarie. È entrato a far parte del team di IG nel 2012.