I prezzi del petrolio hanno iniziato la settimana nel peggior modo possibile. Il petrolio WTI scende sotto la soglia dei 30 dollari al barile, come non accadeva dal 2016. -12,5% nella sola giornata odierna e meno 40% negli ultimi sette giorni (le quotazioni sono scese dai 49,50 ai 28,80 dollari di oggi).
La tendenza al ribasso dei prezzi del greggio è alimentata dal crescente panico derivante dal coronavirus e dal suo impatto sull’economia globale, in particolare sulla domanda di greggio in Cina.
Nelle dinamiche dei prezzi il petrolio WTI ha una vita propria ignorando completamente il taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve di ieri, volto a mitigare l’impatto del COVID-19 sull’economia americana.
Dal lato dell’offerta, non vi sono notizie sull’attuale guerra dei prezzi tra Russia e Arabia Saudita. Più tardi, in settimana, si attende con attenzione il consueto rapporto settimanale dell’API (martedì) e della VIA (mercoledì) in vista del conteggio delle piattaforme petrolifere statunitensi del perforatore Baker Hughes rilasciato venerdì.
Il futuro è incerto
L’eccesso di petrolio nel primo semestre 2020 potrebbe raggiungere anche la cifra record di 1,3 miliardi di barili, ovvero fino a quasi quattro volte di più rispetto al precedente del 2015. Un fatto anomalo e dagli esiti imprevedibili, che arriva mentre la domanda di petrolio sta crollando a causa della pandemia.
Facendo due calcoli, si potrebbe registrare un eccesso su base mensile tra 4 milioni e 10 milioni di barili entro il prossimo mese di maggio e al contempo la domanda potrebbe diminuire di ben 10 milioni di barili al giorno. Ma l’Arabia Saudita punta comunque a immettere ancora più petrolio nel sistema, nelle stesse settimane in cui Mohammad bin Salman sta affrontando la più grave crisi di autorità della sua storia.
Ci sarà un cambio di tendenza o il prezzi continueranno a scendere?
Investire sul petrolio con i CFD
I CFD sono sostanzialmente contratti bidirezionali in cui viene scambiato il prezzo di acquisto e di vendita di una data attività finanziaria, esempio petrolio con i CFD.
Il trader di CFD non possiede il bene che scambia: l’obiettivo di questo tipo di accordo è quello di beneficiare della variazione dei prezzi. Questo perché i CFD sono strumenti derivati e il loro valore è basato sul loro sottostante. Questo può essere un titolo, un indice, un futuro, delle materie prime, ecc.
Il CFD trading è molto simile al trading sul Forex. Una volta scelta la piattaforma di trading, basta selezionare lo strumento che si desidera utilizzare ed inserire l’ordine. Come per le altre operazioni di trading, se si ritiene che il prezzo di un asset, ad esempio petrolio con i CFD, crescerà nel tempo, si opterà per una posizione Long o di acquisto, che offre all’investitore la possibilità di rivendere la propria posizione in futuro e trarne così un guadagno. Viceversa, se si prevede un calo nel valore del sottostante, si aprirà una posizione Short o di vendita, che offre la possibilità all’investitore di riacquistare la posizione in futuro ottenendo un profitto se la sua previsione è stata corretta.
Naturalmente, come per qualsiasi tipologia di trading e di investimento, le previsioni errate possono generare una perdita e ogni trader deve essere consapevole dei rischi associati al trading di CFD.
La caratteristica principale dei contratti CFD è la leva finanziaria, ovvero uno strumento per aumentare il capitale a proprio disposizione quando si investe sui CFD. Si tratta di una sorta di “prestito” fatto dal Broker, che ci permette di disporre di un capitale maggiore del nostro.
Per esempio, sfruttando una leva finanziaria 1:30 e investendo 500 euro, in realtà potremmo muovere ben 15.000 euro (dato che per ogni euro investito, ne equivalgono trenta).
La leva finanziaria però è un’arma a doppio taglio: può amplificare i profitti ma anche le perdite. Dopotutto, il guadagno o le perdite vengono calcolate sul capitale mosso tramite la leva e non su quello realmente investito.
Dove investire sul petrolio con i CFD
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I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Tra il 62 e l’89% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro a causa delle negoziazioni in CFD. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro.
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