La lunga corsa dei metalli preziosi sembra essersi arrestata all’improvviso. L’oro e l’argento, i due metalli preziosi che hanno maggiormente preformato negli ultimi mesi per la loro impennata dei prezzi, sembrano non aver la forza di contrastare le vendite.
Quello che sembrava un ritracciamento fisiologico o una presa di profitto dopo i recenti massimi raggiunti, oggi l’oro e argento sembrano veramente in caduta libera.
I motivi di questo crollo dei prezzi è da dovuto da diversi fattori come la ripresa delle preoccupazioni sul coronavirus, la diminuzione delle speranze di stimolo fiscale negli Stati Uniti e le rinnovate tensioni tra Stati Uniti e Cina, tutti elementi che mettono i trader su una modalità difensiva e destinati a rilanciare il biglietto verde e pesare non poco sui prezzi dei metalli preziosi.
Ed è proprio in concomitanza della ripresa del Dollaro USA che si assistito ad un crollo del Gold e del Silver. I mercati oggi parlano chiaro, il -3% dell’oro e il -6,68% dell’argento testimoniano il momento nero dei preziosi. Il mese di settembre ha visto letteralmente crollare a picco i prezzi dei due metalli preziosi, l’oro è passato dai 1.992 ai 1.855 dollari l’oncia delle ultime ore, mentre l’argento ha visto le sue quotazioni passare dai 28,8 ai 22,8 dollari l’oncia.
Movimenti che stanno portando un clima di grande incertezza verso i due metalli che hanno maggiormente preformato negli ultimi mesi, d’altronde i 1.552 dollari dell’oro e i 18 dollari dell’argento di inizio anno sono ancora lontani.
Ad arrestare i sogni degli investitori e in particolare i tori sull’oro e argento, è la rinnovata corsa al rialzo del dollaro USA, che ha dato il via a quello che potrebbe essere l’inizio di un nuovo collasso per i due metalli preziosi.
Le speranze dei tori dei metalli preziosi di mantenere oro e argento rispettivamente sopra 1.900 e 22 dollari l’oncia, minimi di agosto, potrebbero presto svanire proprio nelle ultime ore. La discesa infatti sono questi livelli critici, apre le porte a nuovi supporti ben più lontani.
Secondo alcuni esperti analisti, l’oro potrebbe scendere sotto i 1.700 dollari, l’argento sotto i 20 dollari. Una previsione pessimista ma che sembra più reale di tante altre presenti nel web.
Se il prezzo dell’oro dovesse realmente infrangere il muro dei 1.700 dollari, i tori si aspettano una forte inversione per l’oro in area 1.690 dollari, che diventerebbe “il punto di inversione”, segnando un minimo più alto dopo l’ormai famoso bottom di marzo. Ma l’ottimismo degli acquirenti non si ferma qui, se le stelle si allineeranno nel modo giusto per l’oro a questo punto e l’indice dollaro USA (Dollar Index) comincerà la sua inversione scendendo sotto 92 punti base, allora questo dovrebbe spingere il metallo prezioso a nuovi massimi storici in area 2.300 e 2.500 dollari nella prossima ondata rialzista.
L’argento, nel frattempo, potrebbe essere destinato ad un collasso totale; il prezzo del Silver ha già perso il suo sostegno a 23 dollari l’oncia e rischia di ritornare sui minimi a 22,40, 21,90 e 19,90 dollari a seguire.
Sembrerebbe che gli investitori abbiano già cominciato a ritirare i soldi dall’argento, il che scatenando i timori che il rally dell’argento possa essere finito.
Metalli preziosi nelle mani del Dollaro USA
La forza del dollaro continua a lasciare molti investitori perplessi, ma la domanda principale è, come ha fatto il dollaro a diventare tanto forte?
Considerato l’enorme deficit fiscale USA ed i timori che la ripresa economica sia ancora limitata dai mesi di pandemia di coronavirus, molti tori dei metalli preziosi sono stati colti alla sprovvista dalla strana impennata dell’indice del Dollaro americano.
L’andamento del biglietto verde si sta mostrando una correlazione inversa sia con oro che con l’argento; come sappiamo i due metalli preziosi sono nominati in dollari, questo vuol dire che l’aumento del dollaro rende meno conveniente l’acquisto di oro o argento da parte di investitori di altre valute.
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Cosa spettarsi ora?
Se guardiamo l’oro potremmo vedere un nuovo test dei minimi dall’inizio di agosto a circa 1.840 dollari l’oncia, tuttavia i prezzi del metallo giallo si stanno avvicinando al territorio di ipervenduto e questo potrebbe riportare investitori verso il metallo giallo.
Stessa situazione è per l’argento, dopo questa rapida caduta dei prezzi, è possibile attenderci un rapido recupero. Gli investitori guarderanno con attenzione livelli critici del Silver come i 22 dollari e successivamente i 20 dollari per oncia.
Da osservare che i prezzi dell’oro e dell’argento sono diminuiti nonostante le recenti difficoltà incontrate dalle azioni statunitensi dopo che i dati hanno mostrato che l’attività economica degli Stati Uniti è diminuita a settembre.
Secondo gli operatori, le incertezze a lungo termine sono ancora incombenti e nessun investitore dovrebbe perdere l’opportunità di investire in oro e in argento in questa fase in cui i prezzi sono bassi.
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