Gli NFP USA mostrano un dato debole sulla creazione di posti di lavoro a dicembre. Investitori si aspettano una politica fiscale ancora più espansiva da parte di Biden nel breve, un nuovo relief plan entro marzo.
L’US Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che, nel mese di dicembre, nei settori non agricoli, si è registrato un calo di 140 mila nuovi posti di lavoro, dato inferiore alle attese del consensus (+71k). Il tasso di disoccupazione rimane stabile al 6,7% (aspettative al 6,8%).
Riviste fortemente al rialzo le cifre dei mesi scorsi (+135 mila posti di lavoro in totale rispetto alle stime precedenti). Il dato di ottobre è stato rivisto al rialzo di 44 mila unità a +654k, quello di novembre al rialzo di 91 mila unità a +336k.
A livello di gruppi la disoccupazione giovanile si attesta al 16,0%. La disoccupazione delle donne è pari all’6,3%, bianchi (6,0%), afroamericani (9,9%), asiatici (5,9%), ispanici (9,3%).
Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è rimasto fermo al 61,5% (ancora lontano dai livelli di febbraio quando si attestava al 63,4%).
Molto bene i salari medi che salgono dello 0,8% m/m (consensus 0,2%). I salari sono saliti del 5,1% a/a (consensus 4,4%).
Il numero di disoccupati che hanno dichiarato di essere in sospensione temporanea dalle attività lavorative (“temporary layoff”) è aumentato di 277k a 3 milioni di unità. I disoccupati che hanno perso del tutto il posto del lavoro sono pari a 3,4 milioni.
Impatto sul mercato
Le cifre sul mondo del lavoro hanno portato ulteriore debolezza al dollaro, mostrando la fragilità dell’economia statunitense e il rallentamento delle attività economiche in inverno, legato all’inasprimento delle misure per contenere l’emergenza coronavirus.
Crediamo che i dati deboli sui NFP possano aumentare le possibilità che Biden possa spingere per un nuovo relief plan (dopo l’insediamento del 20 gennaio), grazie anche alle vittorie dei rappresentanti democratici nei ballottaggi in Georgia per gli ultimi due seggi disponibili al Senato (Warnock sula repubblicana Loeffler e Ossoff sul repubblicano Perdue) che ha portato il Congresso a essere più favorevole a Biden (anche se per un “bill” di stimoli serviranno 60 voti favorevoli nella camera alta).
Riteniamo possibile che, nel breve (entro fine marzo), possa essere approvato un nuovo “relief plan” che possa portare fino a 2 mila dollari l’assegno diretto alle famiglie americane, come previsto in precedenza da democratici e amministrazione Trump, ma che aveva trovato l’ostacolo dell’establishment repubblicano. Un relief plan da 500 miliardi di dollari da approvare nel primo trimestre 2021.
Poco impatto da un punto di vista economico dell’assalto da parte di protestanti pro-Trump a Capitol Hill. Dopo gli scontri Trump ha dichiarato per la prima volta che ci sarà una transizione di poteri pacifica per l’insediamento di Joe Biden il 20 gennaio.
Commento a cura di Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia
Profilo dell’analista
Filippo A. Diodovich, Market Strategist per IG, è un esperto di analisi fondamentale e tecnica, applicata ai mercati finanziari (azionari, valutari, obbligazionari, delle commodities e dei derivati).
Dopo aver conseguito una laurea in Economia Politica all’Università Bocconi di Milano inizia il proprio percorso professionale nel 2002 presso l’ufficio studi di una delle maggiori banche d’affari statunitensi per poi passare nel 2003 a lavorare per un’azienda italiana specializzata nell’utilizzo delle metodologie dell’analisi tecnica per valutare l’andamento delle piazze finanziarie. È entrato a far parte del team di IG nel 2012.