La Federal Reserve ha intensificato la sua battaglia contro l’inflazione, annunciando il più grande aumento dei tassi di interesse in 28 anni mentre la banca centrale americana lotta per riprendere il controllo sull’impennata dei prezzi al consumo.
La Fed ha aumentato il tasso di interesse di riferimento di tre quarti di punto percentuale, il più grande aumento dal 1994. Ciò segue un aumento di un quarto di punto a marzo e un aumento di mezzo punto a maggio.
Fino a pochi giorni fa, la maggior parte degli operatori di mercato si aspettavano un altro aumento di mezzo punto dei tassi questa settimana, in linea con la precedente guida della Fed, ma i politici hanno optato per una mossa più aggressiva dopo che un rapporto di venerdì scorso ha mostrato che l’inflazione era più forte del previsto a maggio.
I prezzi al consumo sono aumentati dell’8,6% rispetto a un anno fa. L’aumento riflette non solo l’aumento dei costi per benzina e generi alimentari, ma anche per l’affitto, le tariffe aeree e un’ampia gamma di servizi.
Crescono i timori di una recessione
Aumentando drasticamente i tassi di interesse, la Fed spera di ridurre la domanda dei consumatori, che ha travolto l’offerta, facendo salire i prezzi.
Tassi più alti renderanno più costosi gli interesse di una carta di credito, ottenere un prestito auto o acquistare una casa.
Anche i maggiori oneri finanziari gravano sulla crescita economica. I mercati azionari sono crollati nelle ultime settimane per i timori che le azioni sui tassi della Fed potrebbero persino far precipitare l’economia in una recessione.
I funzionari della Fed hanno previsto che l’economia americana crescerà solo dell’1,7% quest’anno, in calo rispetto al tasso di crescita del 2,8% previsto tre mesi fa. È probabile che la crescita rallenti ulteriormente nel 2023, riducendo le possibilità di un cosiddetto ‘atterraggio morbido‘, in cui l’inflazione scende senza una recessione.
I politici della Fed hanno alzato le loro previsioni di disoccupazione il prossimo anno dal 3,5% al 3,9%.
Sono in arrivo altri rialzi dei tassi
L’aumento dei prezzi ha iniziato a pesare sulle vendite al dettaglio, che sono scese dello 0,3% a maggio. La spesa per mobili, elettrodomestici ed elettronica è diminuita il mese scorso, mentre gli americani hanno speso di più per benzina e generi alimentari.
Ulteriori rialzi dei tassi sono previsti nei prossimi mesi. In media, i politici della Fed hanno affermato di aspettarsi che i tassi di interesse saliranno a circa il 3,4% entro la fine di quest’anno, rispetto all’1,9% previsto a marzo.
I tassi ipotecari sono aumentati notevolmente in previsione di ciò, mettendo le case fuori dalla portata di alcuni aspiranti acquirenti. Il tasso medio su un mutuo per la casa fisso di 30 anni è vicino al 6%, secondo Bankrate, il doppio di quello di un anno fa.
Le vendite di case esistenti sono diminuite a febbraio, marzo e aprile, il periodo più recente per il quale sono disponibili dati.
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