Dopo lo shock pandemico, quello degli avvenimenti geopolitici in atto cambierà il modo di lavorare e di produrre, i flussi finanziari e quelli commerciali, e potrebbe portare a rischi di stabilità per i mercati finanziari.
Come cambierà l’economia in futuro? Quali sono i rischi sulla stabilità finanziaria? Di questi temi si parlerà il 30 marzo alle ore 17.00 nel corso della XTB Investing Masterclass 2022 “Banche Centrali tra conflitti e inflazione: quale difesa per gli investitori”, che andrà in onda oggi in streaming sul canale di XTB
Interverranno alla tavola rotonda moderata da Maximilian Cellino, giornalista de Il Sole 24 ORE: Lorenzo Codogno, LC-MA e London School of Economics, Gregorio De Felice, Head of Research and Chief Economist Intesa Sanpaolo, Manuela D’Onofrio, Head of Investment Strategy UniCredit Group, Walid Koudmani, Chief Market Analyst XTB, e Antonella Manganelli, CEO e Co-CIO Payden & Rygel Italia.
L’evento è in programma Mercoledì 30 Marzo dalle 17:00 (Ora locale) in Live Streaming
Partecipazione gratuita – Sono previste offerte Esclusive solo per i partecipanti all’evento
Rintronando alla tematica dell’articolo, Lorenzo Codogno, LC-MA e London School of Economics, ha commentato:
“Un altro shock di dimensioni globali ha colpito l’economia, dopo la crisi pandemica e la grande crisi finanziaria del 2008-09, a cui ha fatto seguito in Europa quella dei debiti sovrani. Le economie mondiali, e soprattutto quelle europee, erano ancora in una fase di convalescenza prima del conflitto e quindi la nuova crisi rischia di amplificare o invertire le tendenze e i cambiamenti in atto. Il rialzo dei prezzi energetici e di alcune altre materie prime sarà prolungato, porterà l’inflazione ancora più in alto e ridurrà la crescita economica. Nei prossimi mesi l’economia italiana sarà vicina ad una fase recessiva”.
Gregorio De Felice, Head of Research and Chief Economist Intesa Sanpaolo, ha aggiunto:
“Il grande tema su cui tutti si interrogano è quale sarà l’impatto di questo conflitto su crescita e inflazione, anche se le due incognite vanno insieme perché una maggiore inflazione va a erodere la crescita perché comprime il potere di acquisto delle famiglie, riduce gli investimenti e peggiora i conti della finanza pubblica. Sul fronte Banche Centrali, in particolare negli Stati Uniti la Fed ha una responsabilità enorme, dal momento che se sbaglia può provocare una recessione. D’altronde se non riesce ad ancorare l’inflazione corre il rischio di mancare uno dei suoi obiettivi principali, cioè di mantenere la stabilità dei prezzi. In Europa, la situazione è parzialmente diversa. Christine Lagarde, contrariamente alle attese, potrebbe decidere di chiudere l’APP entro il secondo trimestre di quest’anno e dovrebbe alzare i tassi di interesse tra ottobre e dicembre. Ma qual è il punto di arrivo di queste fasi di restrizione delle Banche Centrali? La FED si limiterà a completare il ciclo restrittivo con un livello del 3%, superiore al cosiddetto tasso naturale (pari al 2%) o potrebbe andare oltre? Ci sono poi molte incognite macroeconomiche sulle stime di crescita. L’Europa riuscirà ad avere una crescita del 3%? E l’Italia?”
Manuela D’Onofrio, Head of Investment Strategy UniCredit Group, ha commentato:
“Questa crisi ha dato un forte impulso all’unificazione europea che, nel prossimo decennio, potrebbe diventare una sorta di “Stati Uniti d’Europa”, un soggetto geo politico in grado di svolgere un ruolo rilevante in un mondo che sarà sempre più multipolare. L’unione monetaria si sta trasformando sempre di più in un’unione fiscale che, in futuro, sarà caratterizzata da un’impronta più espansiva rispetto al passato al fine di raggiungere l’indipendenza energetica e creare un efficace sistema di difesa per gli stati membri. Certo, nel prossimo futuro l’economia europea dovrà affrontare la combinazione negativa di minor crescita, a causa delle sanzioni, e di un’inflazione che rimarrà comunque elevata almeno fino a quando permarranno le attuali tensioni sulle materie prime, ma le prospettive su un orizzonte temporale più lungo sono decisamente incoraggianti, e questo vale anche per l’Italia, perché maggiori investimenti, soprattutto in settori come l’energia e la difesa, renderanno l’economia europea più competitiva e resiliente”.
Walid Koudmani, Chief Market Analyst XTB, ha aggiunto:
“Il panico del Covid-19 ha avuto vita brevissima, grazie a un enorme supporto offerto dalle banche centrali. Tuttavia, un’azione del genere è improbabile ora. Poiché il conflitto è inflazionistico e ha un impatto maggiore sull’offerta e sulla logistica piuttosto che sulla domanda, l’inflazione diventa un problema ancora più grande per le principali banche centrali. D’altra parte, un rapido cambiamento della politica monetaria non farebbe che amplificare le turbolenze del mercato. A nostro avviso, le principali banche centrali continueranno con l’annunciato cambiamento delle politiche. Il rischio di un aumento del tasso di 50 punti base da parte della Fed a marzo è sceso, ma un aumento del tasso di 25 punti base sembra un affare fatto”.
Antonella Manganelli, CEO e Co-CIO Payden & Rygel Italia, ha concluso:
“I rialzi dei tassi sembrano ormai una inevitabile, anzi necessaria realtà. Dopo anni di politica monetaria super accomodante, adesso è importante capire come navigare questo scenario da investitori. L’incremento della volatilità appare come l’unica certezza; eppure, il ritorno della volatilità potrebbe fornire anche delle opportunità”.
Alla tavola rotonda seguiranno due workshop, il primo più generale con Marco Casario, macrotrader e macroinvestor con esperienza ventennale, e focus su mercato azionario ed energia, da gas naturale a petrolio a energie rinnovabili. Il secondo, con focus su cripto e blockchain, approfondimento su NFT e metaverso, oltre che correlazioni con i mercati reali, sarà tenuto da Gian Luca Comandini, tra i maggiori esperti italiani di blockchain.
Informazioni su XTB Group
Il Gruppo XTB è costituito da aziende con uno dei più grandi Broker FX e CFD elencati in borsa nel mondo. Il Gruppo XTB ha entità regolamentate dalle più grandi autorità di supervisione del mondo, compresa la FCA, la CYSEC e il KNF. Con oltre 16 anni di esperienza, XTB Group offre ai trader al dettaglio accesso immediato a centinaia di mercati globali. XTB è un’azienda Fintech basata su fiducia, tecnologia e supporto.
Dal 2004, il Gruppo XTB ha ampliato in 12 mercati principali in Europa, America Latina e Asia, attirando oltre 447.000 clienti. Nel 2021, il Gruppo XTB ha ricevuto licenze per operare negli Emirati Arabi Uniti e in Sud Africa. Gestire la premiata pluripremiata XStation e XStation Mobile piattaforme, le entità del Gruppo XTB offrono oltre 5.400 strumenti, comprese azioni e ETF reali, e CFD su forex, indici, materie prime, azioni , ETF e criptovalute. Attraverso X-Open Hub, XTB fornisce tecnologie leader per le istituzioni finanziarie di tutto il mondo.
I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 74% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro quando fanno trading di CFD con XTB S.A. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.
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