L’Arabia Saudita ha deciso di dare il via a una guerra dei prezzi del petrolio nel fine settimana a seguito del fallout dell’OPEC + di venerdì. La Russia ha respinto la proposta dell’OPEC + di approfondire i tagli alla produzione di petrolio per stabilizzare i mercati petroliferi colpiti dall’epidemia di coronavirus.
L’Arabia Saudita ha ridotto così i prezzi del petrolio per l’esportazione. La decisione saudita di tagliare i prezzi di quasi il 10% annunciata sabato ha aumentato il panico nei mercati globali, già provocato dall’epidemia del virus cinese.
Il Financial Times, il principale giornale economico-finanziario del Regno Unito, ha scritto:
“l’Arabia Saudita aumenterà la produzione e offrirà il suo greggio con sconti profondi per conquistare nuovi clienti il prossimo mese, e questo rischia di far crollare ulteriormente i prezzi”.
Gli operatori continueranno a prestare attenzione agli aggiornamenti dell’Arabia Saudita e della Russia per un nuovo slancio sui prezzi. Nel frattempo, i titoli relativi al coronavirus continueranno a influenzare i mercati petroliferi in vista dei rapporti settimanali sulle forniture di greggio degli Stati Uniti.
Crolla a picco il prezzo del petrolio WTI
Il petrolio WTI è crollato di oltre il 30% per raggiungere i livelli più deboli da metà febbraio 2016 $ 27,34 dollari dopo che il sell-off accelerato con una rottura sotto il segno di 30 dollari, il livello psicologico importante.
Se la giornata si dovesse chiudere con questa performance negativa, il Wti segnerà la più grande perdita giornaliera dal 1991.
Questo il grafico che mostra il crollo di questa mattina:
Cosa aspettarsi dal petrolio WTI nei prossimi giorni?
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